E sì cari ragazzi, ieri in quel di Fiumicino si è svolta l’Assemblea elettiva della Federazione Italiana Gioco Calcio, un consesso straordinario per tornare alla normalità, dopo l’ennesimo commissariamento, a sottolineare quanto complessa sia la materia e quanto difficile sia gestirla, considerando le implicanze sociali ed economiche, oltre che tecniche ed organizzative di un movimento esteso nel tempo e nello spazio, aggregato emotivamente intorno a campanili, bandiere, tradizioni e pur condizionato da pulsioni industriali, da ciniche logiche di mercato, che trascendono, ma non sfuggono a rigurgiti tifoidei, che premiano le passioni territoriali e ciclicamente si concentrano sull’appartenenza tricolore, sulla maglia azzurra e l’onore della nazione, che tocca difendere. Il personaggio assurto alla Presidenza della FIGC è Gabriele Gravina, che ha ricevuto il testimone dal Commissario, Roberto Fabbricini, tornato al ruolo di Presidente del CONI Servizi e che avremo il piacere di salutare il 31 ottobre Prossimo al Salone d’Onore, insieme al Presidente del CONI Malagò e a molti altri protagonisti della storia sociale dello sport. Al nuovo Presidente della FIGC, il professore di diritto ed economia dello sport all’Università di Teramo, Gravina, vanno gli auguri di buon lavoro e di successo da parte del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e della grande platea di partner impegnati con “PUT THE BALL AND…RUN!, tra i quali proprio l’organizzazione che promuove le valenze del football e dell’imprenditoria italiana nell’ambito della prossima seconda edizione della CWFE (China World Football Expo) a Pechino, rappresentata dal CEO di RomaExpo, Armando Soldaini. Infine, sempre nell’intento di promuovere i valori certi dello sport, da condividere nella società civile, attraverso il rispetto delle regole e lo stile di vita corretto, al nuovo Presidente del Calcio Italiano, pugliese di nascita, ma abruzzese di adozione, vogliamo ricordare l’amore per il calcio di un abruzzese doc, un altro Gabriele, D’Annunzio, inventore nel 1920 sia della maglia azzurra che dello “scudetto” tricolore, come sintesi emblematica di una mission difficile, ma non impossibile.
Ruggero Alcanterini
Direttore responsabile de L’Eco del Litorale