L’Italia è uno dei Paesi dove il sessismo è più forte e radicato. I dati recenti insegnano che troppo spesso le donne sono ancora considerate cittadine, oltre che professioniste, di serie B, destinate alla subalternità e questa triste, quanto malata concezione ha avuto conferma da recenti casi mediatici.
E’ di non più di un mese fa la notizia del Consigliere di Stato, ora destituito, Francesco Bellomo che obbligava le studentesse del suo corso di formazione in magistratura, necessariamente “di bella presenza”, a presentarsi al corso con i tacchi a spillo e il trucco marcato, pretendendo anche che non fossero sposate.
Ora, a Caserta, avviene un episodio, sulla carta, non tanto dissimile, che tocca l’ambito forense nella persona di un avvocato che ha “brillantemente superato l’esame d’avvocato nella Corte d’Appello di Napoli e, avendo seguito molteplici corsi di formazione per uditore giudiziario ha acquisito specifiche competenze in materie concorsuali”.
Lo stesso avvocato pare, invece, non avere acquisito specifiche competenze in tema di rispetto delle donne. Difatti, lo “studio legale” pochi giorni fa ha pubblicato inserzioni su vari siti web tra cui Caserta.Bakeka.it e Indeed.com ricercando una “avvocatessa o praticante avvocatessa da inserire nella nostra struttura”, necessariamente di “bella presenza”, con “vestimento elegante”, citando espressamente il favore per “tailleur e tacchi a spillo”, non mancando di specificare che avranno titolo preferenziale le candidate single.
Lo stesso esponente del mondo forense casertano sul suo profilo Facebook non nasconde, già dalla home page, il fatto di amare le “belle donne” e i post da lui pubblicati ripropongono ridondantemente questa fervente passione.
La questione centrale, oltre il decantato machismo eterosessuale, è tutta deontologica. E qui mi rivolgo al presidente dell’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere Carlo Grillo e alla Commissione Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine Degli Avvocati, che so per certa abbiano a cuore non solo la lotta allo strisciante “sessismo di tutti i giorni”, ma la tutela e l’integrità professionale delle giovani avvocate e aspiranti tali, affinché attenzionino la questione al Consiglio Distrettuale di Disciplina di Napoli perché in gioco c’è la più generale lotta alla violenza di genere, anche nelle professioni legali.
Alessia Bausone – Giurista esperta in pari opportunità