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La Cancellazione della memoria

Certo un bollo “VISELLI” che sta per “VISELLIVS” (imprenditore brindisino che attraverso navi ha trasportato i materiali laterizi da Giancola, per le terme site sotto il belvedere del Piazzale Caduti di Nassirya) è poca cosa, per quanto sta facendo e realizzando il Sig. P. Salvini (esemplare) nel far pulizia (ha portato alla luce, vicino, anche un cippo della scalinata del Bazzani). Ciò fa riflettere se ora non sia da portare al riparo di archeologi-faidate questi laterizi destinanti a scomparire.

La damnatio memoriae. Nel rifacimento della piazza si poteva certo riscrivere a terra il perimetro del “Fontanone”, la scritta “CONFALONIERI” al vecchio ex Ambulatorio, salvare il portale Aldobrandini su via Ambrosini, il ponte Aldobrandini su via Fanciulla d’Anzio, il portale d’ingresso all’Arsenale, alcune fontane, i mosaici della villa Imperiale e di Villa Serena, che sarà della Darsena, e della sparizione delle statue di Villa Adele, del gruppo scultoreo di Villa Di Giacomo, delle protomi delle leonesse egizie di Villa Albani; non c’è da fare un punto di domanda sui lavori della nuova Capitaneria di Porto, sui quali non è stata fatta nessuna registrazione di rilievo? Una trascuratezza e uno stillicidio continuo perpetrato contro la memoria.

“La memoria, ricchezza morale” (Mattarella); forse ci stiamo impoverendo?

La cura del territorio. Da citare il successo ad esempio del “Comitato di S. Teresa”, quartiere campione-guida, che con l’aiuto dell’Amm.ne ha potuto realizzare l’apertura al pubblico di un ben attrezzato, parco latino cosiddetto: Vallo Volsco, così “Il Palio del mare” per riscoprire la propria storia, sicuramente l’ “Istituto nautico” per riscoprire le proprie tradizioni e dare una entusiasmante opportunità di lavoro ai giovani (che il Preside ha intuito come auspicio di una eccellenza del Centro Italia). La diga del Terzo bis, tanto vituperata, è divenuta ora (eccettuata la ringhiera-recinzione(?) con fragili –pericolosi- candelieri) una bella passeggiata come quella che dipartiva dall’Arco Muto su una serie di arcature per un percorso attrezzato di passeggiata in mezzo al mare. Non si può dimenticare il comitato per la promozione di una proposta per il “Paradiso sul mare”, la più idonea e propositiva, e quello per una salvaguardia del Parco dell’”Ospedale militare”, e dei forti comitati per la difesa del territorio da attacchi speculativi. Forse si sta maturando l’idea che ogni quartiere possa disporre di un “manipolo” , apolitico ed apartitico, sensibile alle istanze artistiche, architettoniche, ambientali, archeologiche, urbanistiche, umane (inattesi e calibrati i panegirici di P. Colantuono offerti alle esequie di rappresentanti del popolo), composto da volontari come sentinelle consapevoli delle sue grandi potenzialità e attente a ciò che succede sul territorio e come lo si possa valorizzare, non come complici del suo depauperamento ma come difensori del territorio con il sostegno a progetti validi e possibili e, quindi, con un cuore non pesante, ma fiducioso. Una nuova stagione sta nascendo.

C. Puccillo

 

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