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Islam, inizia oggi la “Festa del sacrificio” chiamata: Eid Al Adha

Teheran – La data di lunedi’ 12 settembre coincide con il decimo giorno del mese lunare islamico di Dhu al Hijjah, la Festa del Sacrificio, una delle piu’ grandi per i fedeli musulmani in cui si celebra la prova superata da Abramo, considerato padre del monoteismo dall’Islam.
L’ORIGINE DEL NOME
Eid al Adha, in arabo “Festa del Sacrificio”, ricorda la vicenda narrata dal Corano della prova di Abramo, che obbedisce all’ordine di immolare il figlio ed al quale, prima che potesse mettere in atto l’azione, viene inviato dal cielo un montone da sacrificare. L’unica differenza del verbo coranico rispetto alla vicenda riportata pure dal libro biblico della Genesi e’ che nella versione giudaico-cristiana il figlio da sacrificare e’ Isacco mentre il Corano parla di Ismaele. La festa viene detta anche Eid Qurban che vuole dire anche Sacrificio, ma che ha un’etimologia anche piu’ profonda; la radice triletterale semitica “Q-R-B” significa “vicinanza” e quindi e’ la festa dell’avvicinamento al Signore. “Eid al Kabir” (La Grande Festa) e “Eid al Nahr” (Festa dello sgozzamento) sono altri nomi; Qurban Bayram nel mondo turco.
I RITI
Tra i riti della festa, una delle due piu’ grandi in comune tra sunniti e sciiti, vi e’ alla pari di quella della fine del digiuno (al Fitr), una preghiera collettiva seguita dal sermone (khutbah), che deve riguardare non solo le questioni religiose ma l’attualita’ politico-sociale della comunita’. Il rito principale di questo giorno, che avviene in ricordo della prova superata da Abramo, e’ quello di sacrificare una pecora, un montone, un agnello, un cammello (per i piu’ ricchi), un pollo (per chi non se lo puo’ permettere) e di donarne la carne ai poveri ed ai bisognosi. Il rito e’ obbligatorio per i “hujjaj”, i pellegrini della Mecca, mentre e’ un atto meritorio ma non obbligatorio per gli altri musulmani.
FESTA DEL SACRIFICIO E POLEMICHE ANIMALISTI
Negli ultimi anni il rito islamico ha suscitato polemiche nei paesi occidentali, soprattutto tra le associazioni per la difesa dei diritti degli animali, che definiscono disumana la pratica del sacrificio tradizionale della festa; bisogna ricordare pero’ che la festa ha un grande valore sotto il profilo caritatevole e molte famiglie che non possono permettersi la carne, la ricevono gratis dai piu’ fortunati.
EID IN ITALIA
Nel belpaese dove vivono oltre 1 milioni di musulmani secondo stime che pero’ non sono ufficiali, quest’anno saranno particolari le celebrazioni a Bari dove il comune ha concesso per la festa lo Stadio della Vittoria; la vecchia arena a due passi dalla Fiera sara’ per la prima volta teatro del momento di preghiera e della festa: i fedeli parteciperanno in abiti bianchi, rievocando il pellegrinaggio alla Mecca. Allo stadio pero’ non avverranno macellazioni, garantisce Sharif Lorenzini, responsabile della Comunita’ islamica d’Italia (CIDI). Per quanto riguarda i sacrifici, l’AIDAA, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha diffuso un comunicato invitando i cittadini a denunciare i vicini musulmani che scannano animali in casa; secondo la stima dell’associazione in Italia saranno 600 mila gli animali sacrificati.
GIORNO DELLA RICORRENZA E IL CALENDARIO ISLAMICO
Il calendario islamico, o dell’egira, e’ un calendario lunare e quindi le festivita’ islamiche si spostano all’indietro di 11 giorni, ogni anno, rispetto all’anno Gregoriano che e’ solare. L’errore comune e’ indicare una data fissa per una festa islamica; l’Eid al Adha di quest’anno, infatti, precede di 11 giorni quello del 2015 che cadeva il 24 Settembre. Nel calendario islamico corre l’anno 1437, il numero di anni lunari passati dalla fuga di Maometto dalla Mecca a Medina

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