Antonio Guido, 55 anni, sposato e padre di due figli, dal 20 aprile 1993 ha conseguito la qualifica di Direttore di Albergo con l’iscrizione all’albo nazionale e collabora con la famiglia Mengozzi presso l’Hotel di Pomezia e Aprilia. Il 15 febbraio scorso è stato eletto capo della neonata delegazione di Pomezia della Federalberghi di Roma, federazione inserita all’interno della Confcommercio della provincia di Roma. Il forte legame con il territorio di Aprilia e la consapevolezza dell’esigenza di un deciso cambio di rotta sullo scenario politico locale, maturato soprattutto grazie alla fiducia accordatagli da quanti hanno scelto di sostenere questo percorso, rivedendo in lui le doti necessarie per amministrare una realtà complessa come quella di Aprilia, lo hanno spinto ad accogliere una nuova sfida, presentandosi a capo di un nuovo progetto civico nel ruolo di candidato sindaco.
Il 16 dicembre scorso, in una sala gremita ha ufficializzato la sua candidatura. Cosa lo ha spinto verso questo passo?
Quando mi è stato chiesto di fare questa scelta, ho subito compreso da subito il peso e la responsabilità di quanto mi si stava presentando. Oltre alla stima nei miei riguardi, in queste persone ho notato una forte voglia di cambiamento, un modo nuovo di concepire la gestione di questa città, in cui lavoro e che giorno dopo giorno ho imparato ad amare. Questa fiducia e questa voglia di cambiamento sono stati i motori primi di questa scelta, facendo crescere in me la voglia di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie competenze.
Quando parla di cambiamento e di un nuovo modo di gestire la città, cosa intende?
Mi riferisco al modo di amministrare la città con una maggiore lungimiranza, portando idee nuove e concrete. Intanto, gli ultimi accadimenti che hanno riguardato i vicini comuni di Cisterna e Anzio, impongono l’adozione di regole ferree per bandi trasparenti e regolari, anche prevedendo la figura di un garante della trasparenza. Servono più controlli contro l’abusivismo, manutenzione di strade e scuole, anche istituendo una squadra di pronto intervento immediato. E poi è necessario rilanciare il turismo e promuovere la cultura, cosa che vogliamo fare istituendo la “Casa della cultura”. Non solo un luogo dove imparare a fare qualcosa, ma dove insegnare ai giovani a pensare con la propria testa. Vogliamo che Aprilia sia la città dello sport e dove le periferie, con i loro innumerevoli problemi si sentano rappresentate. Per questo abbiamo pensato di istituire la figura dell’ambasciatore di quartiere. Infine, ma non ultimo, non possiamo dimenticare l’imprenditoria. Dobbiamo arginare il trasloco o la chiusura delle aziende del territorio e per questo intendiamo attivare sin da subito un Tavolo per Aprilia, uno strumento operativo che individui progetti concreti, analizzi i capitoli di spesa, preveda i tempi di realizzazione con esponenti del mondo industriale e delle istituzioni, in sinergia con il ministero per lo sviluppo”.
Un supporto per le aziende in crisi dunque. Cosa intende fare per contrastare la disoccupazione? E per i giovani?
Ho avuto l’opportunità di parlare con molti giovani e i nodi che maggiormente li attanagliano riguardano il lavoro e la carenza di luoghi di aggregazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’amministrazione locale ha il compito di garantire l’attuazione di percorsi formativi e il corretto svolgimento dei percorsi di alternanza scuola e lavoro, supervisionando, controllando e promuovendo la corretta attuazione di questi strumenti di crescita fondamentali per i ragazzi. Inoltre è necessario premiare e valorizzare l’innovazione nei vari ambiti. La nostra idea è quella di istituire un premio a cadenza annuale per le nuove idee e le nuove invenzioni, perché no trovare uno spazio espositivo affinchè queste eccellenze possano essere mostrate alla città non solo una volta l’anno ma in più occasioni. Quanto alla carenza di spazi, solo per fare un piccolo esempio, ad Aprilia non esiste un’area attrezzata per gli skaters e chi ama praticare questo sport, oggi è costretto a farlo in un parcheggio dismesso. Attrezzare uno dei parchi centrali, rendendolo un luogo dove poter praticare questo sport in tutta sicurezza, potrebbe servire ad esempio fare molto con il minimo sforzo.
Aprilia è una città nuova, una città di Fondazione che però a differenza di altre ha perso quasi tutte le architetture tipiche del razionalismo. Come immagina la città tra qualche anno? Cosa servirebbe per migliorarla?
“Aprilia, nonostante i problemi che si trascina dietro da anni – uno dei quali è senza dubbio la sproporzione tra una piccola area centrale e gli immensi nuclei periferici dove spesso per esigenza, a volte per altre ragioni si è proceduto alla realizzazione di abitazioni abusive poi sanate – è una città ricca di potenzialità. È una città recente, dunque plasmabile, ma sarà cura di un buon amministratore conciliare le modifiche con quella storia che in parte ancora si respira nelle architetture rimaste di quel recente passato, che vanno preservate e valorizzate. Mi piace pensare Aprilia tra qualche anno come una città più moderna. Piccoli aggiustamenti potrebbero riguardare una migliore illuminazione, più servizi e più attività commerciali per rivitalizzare le stazioni – quella di Aprilia e quella di Campoleone. Una città che per raggiungere questo scopo sappia tener vivo il dialogo e la collaborazione con le amministrazioni dei vicini comuni. Una città fatta di confronto, condivisione e reciproco scambio tra le varie culture che la compongono. Per quanto attiene progetti più corposi, seppure in embrione, abbiamo delle idee e delle proposte da presentare alla città. In centro, solo per fare un esempio, si registra la carenza di un parcheggio. La nostra idea è quella di realizzare un parcheggio polifunzionale, dotato non solo di posti per le auto ma anche di spazi per attività aggregative. Una struttura che possa offrire un servizio necessario per rivitalizzare il centro, sostituendo il bello al grigio che oggi circonda molti degli spazi centrali”.
Proprio in questi giorni la città sta affrontando l’emergenza legata alla presentazione di un progetto per una nuova discarica a Casalazzara. Cosa ne pensa? In che modo affronterebbe la questione?
“Non sono ancora stati resi noti i dettagli del progetto della Ecosicura. Sappiamo però che questo nuovo deposito per i residui derivanti dalla lavorazione dei rifiuti dovrebbe trovare posto a Colli del sole, in località Casalazzara, quartiere ricco di storia, di aree naturalistiche, di sorgenti da preservare. Sappiamo abbastanza per poter affermare senza tema di smentita che Aprilia non ha bisogno di una nuova discarica e per opporsi al progetto serviranno argomentazioni valide da inserire nelle osservazioni alla richiesta di Via. Ancora una volta all’iniziativa dei privati, bisognerà opporsi ragionando in emergenza. Per questo ritengo che in futuro sarà non solo opportuno ma necessario dotarsi di uno strumento urbanistico in grado di sbarrare la strada all’arrivo di nuovi impianti impattanti. Ad Aprilia, tra centrali biogas, impianti di trattamento e aziende a rischio ce ne sono davvero troppi e uno studio accurato sull’impatto globale per l’ambiente e la salute dei cittadini saprà confermarlo e darci strumenti di lavoro volti a difendere il territorio. Chi amministra dovrà pensare anche ad avviare la bonifica dei siti contaminati ad altissima priorità, cercando di intercettare fondi regionali preposti, prevedendo iter efficaci per non sprecare le risorse e stanziando in prima persona risorse, con un capitolo di bilancio destinato alla caratterizzazione”.
Ripartire Aprilia nasce come una lista civica, il motore del progetto che fa riferimento a lei come candidato sindaco. Quali saranno i vostri alleati alle prossime elezioni?
“Il progetto politico che abbiamo presentato alla città di Aprilia il 16 dicembre scorso, più che sulle parole è basato su atti concreti, sui contenuti, quelli presenti all’interno del programma di lavoro che abbiamo in mente di attuare qualora i cittadini vogliano darci questa opportunità e su valori per noi imprescindibili, quali legalità, trasparenza nella gestione dei singoli temi e una azione politica sempre orientata al bene comune. Siamo aperti al confronto con tutte quelle forze politiche che pensano di condividere i nostri stessi valori e ideali, che abbiano a cuore il bene della città e siano in sintonia con noi anche sugli strumenti da adottare per raggiungere quegli obiettivi, siano essi legati alla preservazione, alla riqualificazione o al rilancio di questo territorio”.