Sul fronte dei prezzi al dettaglio l’Italia è messa ancora male, e il ribasso dell’inflazione registrato a gennaio è una mera illusione ottica dovuta al forte calo dei prezzi dei beni energetici. Lo afferma il Codacons, commentando i dati definitivi diffusi oggi dall’Istat.
“I numeri sull’inflazione non devono trarre in inganno – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il caro-prezzi continua purtroppo anche a gennaio ad abbattersi sugli italiani, con il tasso al 10% che, a parità di consumi e considerata la spesa totale annua delle famiglie, rappresenta una mazzata da +2.925 euro annui per la famiglia “tipo”, +711 euro solo per il cibo; +3.788 euro per un nucleo con due figli (+969 euro solo per la spesa alimentare). Il rallentamento registrato il mese scorso è da attribuire unicamente al forte ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati, che passano su base annua da +70,2% a -12%. Al contrario si accentua l’inflazione per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +8,9%) e gli alimentari continuano a mantenersi su livelli elevati (+12,6%)”.
“Sul fronte dei prezzi al dettaglio, quindi, l’Italia è messa ancora male, e la strada per riportare i listini alla normalità è purtroppo ancora lunga” – conclude Rienzi.