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Illuminazione, Pino Ranucci sfida l’opposizione, Engie approvata in 42 comuni senza consiglio comunale

Sono 42 i comuni del Lazio che hanno adottato a breve giro la convenzione Consip “Studio Luce 3” ormai in scadenza, per la pubblica illuminazione con la società “Engie” S.p.A ex Cofely S.p.A.

Solo in 5 comuni di questi, la delibera è stata portata in consiglio comunale. A fornirci i dati l’assessore ai lavori pubblici Pino Ranucci, che contesta la richiesta da parte dell’opposizione di discutere in consiglio comunale, della determina che affida al gruppo Engie per 1.114.747,34 annui, l’illuminazione comprensiva di manutenzione di tutta la città di Anzio, per nove anni, tramite l’adesione alla convenzione Consip. La società investirà sul territorio più di 4 milioni, per la sostituzione dei corpi illuminanti. Una scelta radicale, mai approvata prima d’ora dalle precedenti amministrazioni, che ha scatenato l’opposizione, che non ha avuto modo di passare al vaglio i documenti riguardanti la convenzione adottata dalla Città, perché non gli ha ricevuti.

L’assessore Ranucci ha dichiarato:

“Mi piacerebbe che l’opposizione, prima di partire con attacchi vari, sapesse di cosa sta parlando. Sono 42 i comuni che, come il nostro, hanno deciso di aderire alla Convenzione per l’illuminazione pubblica e soltanto sei sono passati per il consiglio comunale. Adesso mi dicessero che 38 amministrazioni comunali sono cadute in errore. Vorrei fosse chiaro che non si tratta di una questione politica, bensì di una questione di opportunità, di risparmio per la città, di miglioramento del servizio. Se prima spendevamo un milione 223mila euro per la corrente più altri 200mila per la manutenzione, adesso andiamo a spendere 1 milione 136mila euro, iva inclusa, con un risparmio annuo di quasi 200mila euro. Chiarirò tutto questo in consiglio comunale e metterò a tacere chi parla senza sapere. Sono stanco di polemiche sterili, qui si lavora per il bene della città”.

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