L’ambiente Juventus non può che essere deluso dopo la finale mancata a causa della sconfitta ai supplementari subita contro il Siviglia. Un 2-1 (3-2 nel complessivo) maturato nell’extra time ad opera di calciatori che hanno militato nella nostra Serie A, ovvero Suso e Lamela. A finire sul banco degli imputati, come molto spesso accade, è l’allenatore, ed a Massimiliano Allegri nemmeno in queste ore sono state risparmiate aspre critiche. Sarebbe riduttivo definire i sentimenti della tifoseria con la spaccatura tra “Allegri In” e “Allegri Out“, di certo c’è che quest’ultimo termine è quello più citato nei commenti social. Ma qual è la posizione della società?
La società non arretra
La società non ha dubbi: il mister non è in dubbio, e questa scelta è destinata a scatenare ulteriore malcontento, soprattutto dopo la disamina nel post-partita a SkySport che non ha convinto quasi nessuno:
“Quando giochi queste partite talmente importanti, dove i dettagli fan la differenza, da far gol a prenderlo è un attimo. Sono passaggi che la squadra deve fare, soprattutto i ragazzi che han poca esperienza internazionale. Abbiamo pagato sul secondo gol, potevamo farlo noi sul 2-1. Non possiamo farci niente, è stata una partita equilibrata”.
In molti fanno notare che, però, sono stati proprio i giocatori di esperienza a mancare i colpi decisivi, non i giovani citati. Massimiliano Allegri continua parlando di un’altra stagione senza trionfi:
“Quando arrivi in fondo come noi ci sono altre squadre che non alzano trofei. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Nessuno nasce imparato. Stasera è stata una partita maschia, in certe occasioni abbiamo pagato. Da sabato dobbiamo rimettere la testa al campionato perché dobbiamo arrivare secondi”.
In ogni caso, per la Gazzetta dello Sport, il futuro di Allegri non è a rischio, forte di un contratto che andrà in scadenza solo tra due anni. La Juventus conta ancora molto su di lui, con la fiducia che invece manca a molti dei suoi sostenitori che invocano a gran voce un cambio della guida tecnica.
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