E’ tutto pronto ad Anzio per le celebrazioni del 400° Anniversario dell’Anno Innocenziano previste al centro storico, nella giornata di domenica 12 luglio, alla presenza del Cardinale, S. Em. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, in occasione della scopertura del monumento dedicato a Papa Innocenzo XII, considerato il Padre di Anzio.
“In queste ore – dice il Consigliere Comunale, Velia Fontana – è stato ultimato il Monumento di Papa Innocenzo che, la prossima settimana, arriverà ad Anzio da un’antica Fonderia di Firenze. Stiamo lavorando agli ultimi dettagli, per definire nei particolari il programma del 12 luglio, insieme a Padre Francesco Trani ed alla Segreteria del Sindaco per fare in modo che tutto proceda al meglio in una giornata che richiamerà ad Anzio tanti fedeli, desiderosi di partecipare ad un evento religioso e culturale che sarà ricordato a lungo”.
Domenica 12 luglio, giorno dell’elezione al Soglio Pontificio del Cardinale Antonio Pignatelli, sarà la giornata più significativa dell’intero programma:
-ore 9.30 scopertura della targa “Largo delle Capitanerie di Porto” all’altezza dello slargo di Via Molo Innocenziano;
-ore 10.00 imbarco su un peschereccio per la Benedizione dei Naviganti, all’interno del bacino portuale, in collaborazione con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio;
-ore 11.00 corteo dal Porto al centro cittadino, per la solenne cerimonia di scopertura e benedizione del Monumento bronzeo dedicato alla figura di Papa Innocenzo XII. La Banda Città di Anzio, accompagnata dalla Corale Polifonica Città di Anzio, suonerà l’Inno Pontificio, l’Inno Nazionale ed al termine della cerimonia la canzone “Angelita di Anzio”.
-ore 12.00/12.15 S. Messa presso la Chiesa Madre Ss. Pio e Antonio presieduta da S. Em.za, Card. Gianfranco Ravasi. Al termine della S. Messa, all’interno della Chiesa, sarà scoperto il quadro dedicato a Papa Innocenzo XII, realizzato e donato alla Città di Anzio dal Maestro, Marco Massarelli.
-ore 21.00 Sulla scalinata della Chiesa Madre di Anzio grande concerto della Corale Polifonica Città di Anzio, diretta dal Maestro Michele Zanoni, con la partecipazione amichevole del tenore, Massimiliano Drapello.
Al centro storico cittadino sono stati praticamente ultimati tutti lavori propedeutici al posizionamento del monumento, realizzato dallo scultore Massimo Manzo e fuso presso un’antica Fonderia di Firenze, che la prossima settimana “arriverà ad Anzio” per essere posizionata nell’aiuola antistante l’ingresso al Porto Innocenziano. L’opera d’arte, che richiamerà ad Anzio molti turisti, sarà collocata su un basamento in travertino romano ed ai piedi di una pavimentazione in travertino raffigurante il bacino portuale, fatto realizzare da Papa Innocenzo XII “per lo sviluppo di Anzio e per dare una vita migliore ai pescatori ed ai naviganti”. Il quadro raffigurante Papa Innocenzo XII, ritenuta un’opera d’arte di altissimo livello, donato alla Città di Anzio dal Maestro, Marco Massarelli, da lunedì 13 luglio sarà esposto al piano terra di Villa Corsini Sarsina. “Tutta la mia opera – dice l’artista anziate Marco Massarelli – è stata realizzata tenendo conto delle tecniche pittoriche in voga alla fine del 1.600 e che i pittori dell’epoca usavano facendo in modo di accentuare la magnificenza che il Papa stesso rappresentava con la Sua Figura. Per questo motivo, nel quadro, compaiono delle zone, con luce accentuata e altre zone, con ombre apparentemente improbabili che conferiscono al dipinto un’atmosfera quasi irreale che potremmo definire, con le dovute cautele di linguaggio, “espressioni Caravaggesche”. L’atteggiamento benedicente è un vero e proprio messaggio alla popolazione e fa parte del cerimoniale dell’epoca, per trasmettere al popolo un atteggiamento di serenità e sicurezza”.
Domenica 27 settembre, giorno della morte di Papa Innocenzo XII, sono previste altre iniziative culturali e religiose per mantenere vivo il ricordo del “Padre della Città di Anzio”. L’importante programma dell’Anno Innocenziano, che ha registrato il plauso pubblico di Papa Francesco, è pianificato dalla Parrocchia Santi Pio e Antonio e dall’Associazione Palio del Mare, sotto con il coordinamento del Consigliere Comunale, Velia Fontana e della Segreteria del Sindaco di Anzio. Il Cav. Mauro Tongiorgi, Delegato alle Rappresentanze Istituzionali dall’Associazione Palio del Mare, collaborerà con l’Amministrazione Comunale per l’ottimale riuscita delle Celebrazioni.
Brevi cenni storici: nel 2015 cadono i 400 gli anni dalla nascita di Papa Innocenzo XII al secolo Antonio Pignatelli, un pontefice che, come scrive Ludovico Antonio Muratore (1672-1750) : “merita bene questo glorioso pastore della Chiesa di Dio, che il suo nome e governo sia in benedizione di tutti i secoli in avvenire: sì nobili, sì lodevoli furono le azioni sue”. Anzio deve ad Innocenzo XII la sua rinascita civile, religiosa, culturale, dal momento che si prodigò affinché questo nostro territorio fosse beneficato dal porto che fece costruire e che fu poi il cuore della cittadina che le sorse intorno, dopo la promessa fatta ai pescatori che lo salvarono da naufragio sicuro mentre, ancora Cardinale, con la sua feluca da Napoli si apprestava ad arrivare a Roma per partecipare al Conclave. Papa Innocenzo XII fu il pontefice che, devoto al Santo dei Miracoli, S. Antonio di Padova, ne diffuse la devozione ad Anzio quando fece costruire la Cappellina sul porto a lui dedicata e che ebbe nei pescatori i primi frequentatori e nei frati minori conventuali i primi officianti. Fu sempre Innocenzo XII artefice della nascita del primo tracciato di quella che sarebbe divenuta l’attuale strada Nettunense, quando venne in visita nell’aprile 1697 a Nettuno e Capo d’Anzio, come dimostrano ancora alcune pietre miliari poste sul ciglio della strada con ben evidente lo stemma dei Pignatelli. Lo storico Francesco Antonio Gisondi nel ricordare Innocenzo XII e il suo legame con Anzio scrive: “Anzio…si onora di sapere che grandissimo pontefice fu… volle che fosse edificato il suo porto, così da dar vita alla nuova città. Si è sicuri che gli anziati di oggi, affezionati alla loro storia, sappiano mantenere vivo nel loro cuore, il ricordo del papa acclamato a ragione “Padre dei Poveri” e che in avvenire lo sappiano far amare dai loro ”.