Ben trovati, cari lettori! E’ il momento di tirare le somme della Festa di Lavinio Stazione, che si è svolta sabato e domenica, 25 e 26 luglio e che proponiamo per il quinto anno consecutivo. E’ doveroso, però, prima di tutto, accennare alla forzata assenza dalla Festa, dove avrebbe dovuto esibirsi domenica, del comico romano Martufello, al secolo Fabrizio Maturani. L’attore è stato coinvolto con la sua moto in un incidente a Cura di Vetralla, in provincia di Viterbo, e ha riportato ferite e fratture, per fortuna senza conseguenze gravi, com’era stato detto in un primo momento. A lui vanno i nostri auguri più cari di una pronta guarigione.
Tornando alla festa, devo dire che, tenuto conto del momento economicamente difficile che stiamo attraversando, la rispondenza di pubblico m’induce a ben sperare per i progetti di valorizzazione del territorio, che da sempre ci stanno a cuore.
I sensi della mia gratitudine vanno, oltre che al pubblico, a tutti quelli che mi hanno aiutato a realizzarla con buona volontà. Parlo dell’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco Luciano Bruschini, nativo di Lavinio, che non mi ha mai fatto mancare il suo aiuto. Parlo anche di tutto lo staff dell’Associazione L’Eco delle Periferie, organizzato da Nadia Cantelli e da Francesco Canale. E’ stato svolto un ottimo lavoro, che ha incrementato la presenza di operatori del piccolo commercio, i quali ordinatamente hanno occupato con i loro banchi il piazzale antistante alla Stazione, dove il clou della manifestazione è stato l’esibizione di Emanuela Villa. La cantante si è cimentata in un repertorio di tutto rispetto, dimostrando una padronanza della scena che, insieme alla bellissima voce e ai lineamenti, ancora di più evidenzia la sua somiglianza col padre Claudio. Tanti gli applausi degli spettatori che gremivano il piazzale! Si sono divertiti e, contenti, si sono soffermati a comprare e a gustare le prelibatezze degli svariati street foods presenti. Per la prima volta ho toccato con mano che il mio sogno si sta realizzando. Ho visto una comunità plurietnica che comincia a condividere, in rispetto e amicizia, che produce economia, che sente propria una zona, prima emarginata. So perfettamente che ancora moltissime sono le cose da fare, ma ci si può riuscire, con l’aiuto di tutti e con un pizzico di ottimismo, in breve tempo. Da troppe parti, a volte, c’è l’abitudine a lamentarsi sempre, senza guardare alle cose positive che si sono fatte e si stanno facendo. Vi ricordate, per esempio, com’erano e quante erano le distribuzioni commerciali su questo territorio fino a un paio d’anni fa? Notate come si sono moltiplicate, ordinatamente, oggi! Ci sono persone che vengono dal centro di Anzio per fare la spesa da noi. E vi ricordate i parcheggi mancanti e il dissesto della strada principale, via di Valle Schioia, solo qualche mese fa? Guardate il decoro che ha acquistato adesso! Tanti altri progetti saranno realizzati a breve e, attraverso questo giornale, ne sarete messi a conoscenza e potrete dire liberamente la vostra opinione, tutti voi e soprattutto chi ad Anzio e a Lavinio è residente. Non parlo da imprenditore, né da politico, ma da privato cittadino, estimatore di Anzio, in generale, e di Lavinio, in particolare. A proposito di questo grande quartiere, anche se ancora molte cose non funzionano, non occorrerà attendere tutti gli anni che ho dovuto aspettare io per vedere le cose cambiare. Sottoporremo le iniziative, i nuovi progetti e i tempi di attuazione degli stessi alla vostra opinione, sicuri che, così facendo, le cose miglioreranno più in fretta. Vi prego, però, siate ottimisti, come me! Avete mai visto una persona, mentre si accinge a compiere una qualunque impresa, dire: che ci provo a fare, tanto perdo sicuramente? Io mai. Chi si cimenta in qualcosa, lo fa con l’ottimismo di conseguire il risultato migliore. Anche le feste che organizzo, dove rimetto tanto tempo e denaro, hanno il fine di produrre miglioramento, economico e sociale, alla Città dove ho scelto di vivere e che sento mia. Sì, Lavinio, il più esteso e popoloso quartiere di Anzio, si sta rinnovando, diventando rispettoso delle regole, integrando gli immigrati, adoperandosi per dare l’immagine migliore di ospitalità ai turisti. Io amo veramente Anzio e, soprattutto, Lavinio Stazione! Vorrei che tutti voi, che mi state leggendo, sentiste nel cuore lo stesso sentimento.
Antonio Geracitano