I Soliti ignoti è un film del 1958 diretto da Mario Monicelli.
Attori: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò,
Carla Gravina, Claudia Cardinale, Tiberio Murgia.
Scombinato quartetto di ladri di mezza tacca tenta un furto a un Monte di Pegni.
Una sera arriva per la banda il momento buono per il colpo, approfittando dell’assenza delle proprietarie. Dopo aver superato numerose difficoltà, che tra l’altro il povero Tiberio (Marcello Mastroianni) è costretto ad affrontare con un braccio ingessato, i quattro “soci” arrivano finalmente a introdursi nell’appartamento da una finestra. Qui, riescono a demolire quella che pensano sia la parete designata nel piano, ma con loro grande meraviglia si ritrovano nella cucina della casa. Vista l’ora ormai tarda la banda è costretta a rinunciare, non senza, però, approfittare della pasta e ceci trovata in cucina.
Uno dei pilastri della nascente commedia italiana: la sua eccezionale riuscita nasce da una scelta azzeccata degli interpreti (con la scoperta di Vittorio Gassman comico, gli esordi di Claudia Cardinale e un mirabile intervento di Totò).
Claudia Cardinale, non ancora ventenne, inizia con questo film il contratto con la Vides Produzioni che la trasformerà nel giro di pochi anni in una delle maggiori dive del cinema italiano. All’epoca delle riprese, era segretamente incinta del suo primo figlio.
È uno dei capolavori del regista Mario Monicelli e conseguí due nastri d’argento e una candidatura ai premi Oscar 1959 come miglior film straniero.
Ed ancora Vela d’oro al festival di Locarno e grande successo di pubblico.
La pellicola è universalmente nota come caposcuola del genere avente come tema il furto di gruppo.
I soliti ignoti è stato in seguito inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, nata con lo scopo di segnalare “100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese”.
L’idea di base del film è tratta dalla novella Furto in una pasticceria nell’antologia Ultimo viene il corvo di Italo Calvino.
Il furto è ambientato nel centro di Roma, nei pressi di piazza Venezia. Attualmente tutti i quattro ingressi posti a destra del portone (nel film occupati da un negozio di calze, da un negozio di oreficeria e dal banco dei pegni), sono occupati da un ristorante. L’edicola posta all’angolo con la scalinata così come l’ingresso della carbonaia non vi sono più.
Il successo de I soliti ignoti ha varcato i confini nazionali per approdare ad Hollywood, che lo ha apprezzato al punto da realizzarne alcuni remake nel corso degli anni.
Il primo film hollywoodiano ispirato a I soliti ignoti è Crackers (1984), regia di Louis Malle, con Donald Sutherland e Sean Penn.
Altra pellicola ispirata fortemente al capolavoro di Monicelli è Welcome to Collinwood (2002), diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo. La trama è stata, in parte rimaneggiata, modernizzata e trasportata negli Stati Uniti d’America. Nel cast figura anche George Clooney, in quello che idealmente fu il ruolo di Totò, ovvero l’istruttore della banda.
Danilo Tedone