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“I Dirigenti dei Comuni costieri Laziali fuorilegge, se faranno le aste saranno denunciati per danni milionari alle famiglie”

Lo afferma il Portavoce Nazionale del Comitato Popolo Produttivo, Claudio Maurelli

È Finita l’era di chi agisce contro le leggi dello Stato – afferma il Portavoce Nazionale del Comitato Popolo Produttivo, Claudio Maurelli. A tal riguardo, come Comitato Nazionale in rappresentanza di 10 Categorie lavorative nazionali e 920.000 posti di lavoro, siamo costretti a scendere in campo a difesa dei “balneari e punti di ormeggio”, che siamo pronti a tutelare in tutte le sedi opportune.

Vorremmo ricordare ai dirigenti comunali Laziali, che lo Stato ha delegato le Regioni ed i Comuni nella sola gestione (non sono proprietari) delle aree cittadine. Di conseguenza, sapendo che esiste una legge dello Stato in vigore, sarebbe incomprensibile assumersi dei rischi di firmare delle aste e mandare sul lastrico le famiglie laziali dal 01.01.2024.

Il funzionario comunale, giurando fedeltà alla Repubblica ed alle sue Leggi, qualora violasse le leggi si assumerebbe, procedendo alle aste a far data dal 01.01.2024, le responsabilità di un illegittimo affidamento a soggetti terzi costituendo conseguenti palesi rischi, di un possibile danno erariale e un danno temuto milionario verso le famiglie. Il Popolo Produttivo è pronto a citare in giudizio ordinario direttamente i dirigenti comunali, che andrebbero a generare la grave perdita economica delle famiglie, la cui competenza giuridica spetta alla Corte dei Conti.

Seguira Diffida formale ai dirigenti comunali dei comuni costieri Laziali. Siete avvisati.
Cordialità
Portavoce Popolo Produttivo

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