fbpx

Grandi eventi artistici ad Ardea, dai dialoghi sulla spiritualità al segno della scrittura musicale

Grandi eventi artistici ad Ardea nel comune dell’Agro Romano, la cui fondazione è legata al racconto dello sbarco di Enea sulle coste del Lazio e quindi alla nascita di Roma. L’arte è protagonista, nell’antica e ricca di storia città dei Rutuli alle porte della Capitale, che respira in questi giorni un clima nazionale e internazionale, poiché la grande arte ha sempre rappresentato una delle comunicazioni più sintomatiche della cultura. Si tratta dell’inaugurazione della mostra “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità” con Lucio Fontana presso il Museo Manzù di via Laurentina, inaugurata il 7 dicembre 2016, e della mostra personale “Segno, Suono, Luce” di Francesco Guadagnuolo, presso la “Domus Danae” di via Pratica di mare, che si inaugurerà il 20 dicembre 2016 alle ore 19,30

Due eventi di grandissimo rilievo, che portano tre importanti artisti ad Ardea. Si tratta di Manzù, Fontana, Guadagnuolo, che pubblico e critica riconoscono dal punto di vista artistico-culturale: Manzù, il grande scultore del ‘900, che ha creato un suo classicismo moderno; Fontana, fondatore del movimento spazialista; e Guadagnuolo, considerato il massimo esponente della corrente del “Transrealismo Internazionale” in Italia.

L’opera più nota del Guadagnuolo è “Il Debito Estero”, esposta permanentemente nella prestigiosa Sede dell’ECOSOC del Palazzo di Vetro di New York, dedicata per la promozione dell’economia e l’avanzamento dei Paesi bisognosi. Grazie a lui l’arte italiana è presente in uno dei luoghi di maggior prestigio al mondo, la sede dell’ONU, come già era avvenuto in precedenza con la scultura “Inno alla Vita” di Giacomo Manzù e con la scultura “Sfera con sfera” di Arnaldo Pomodoro, installata all’esterno dello stesso Palazzo.

Con la sua Personale ad Ardea “Segno-Suono-Luce”, riconosciuta per il moderno linguaggio espressivo, Guadagnuolo ricerca nuovi cammini percettivi alternativi, avendo avuto modo di conoscere ed inserire compositori, riportando il fattore uditivo a quello visivo tramite immagini speculari che ne mutano l’apparenza sensibile. La mostra si compone di una parte delle 100 opere del 1996/1997, con partiture musicali autografe di alcuni importanti compositori contemporanei. Si vedranno scritture musicali, fra gli altri, di Guido Baggiani, Bruno Bettinelli, Luciano Berio, Mauro Bortolotti, Sergio Calligaris, Luciano Chailly, Aldo Clementi, Massimo Coen, Franco Donatoni, Fernando Grillo, Domenico Guaccero, Roberto Hazon, Fausto Razzi, Ruggero Lolini, Giacomo Manzoni, Dimitri Nicolau, Franco Oppo, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Boris Porena, Giancarlo Schiaffini, Flavio Testi e Guido Turchi.

Così aveva scritto nel suo saggio Palma Bucarelli, ex direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nel marzo 1998: «La scelta pittorica di Francesco Guadagnuolo di aver aperto precedentemente spazi destinati alla poesia, e in un secondo momento creativo alla musica, dà l’idea di qualcosa di nuovo di un vero avvenimento artistico, perché ci indica una strada di ragguardevole originalità. Con queste opere Guadagnuolo, dopo i “Luoghi del Tempo” e “Luoghi del Corpo”, offre una nuova interazione tra musica e pittura che, partendo dallo spartito, si esteriorizza nell’intero corso progettuale e compositivo alla totalizzante opera di trasposizione grafico-pittorica”. Si vedrà perciò con piacere questa iniziativa che presenta qualcosa di diverso e, probabilmente, di utile per sviluppi successivi: l’artista realizza, infatti, una simbiosi fra “segno, gesto, suono” e scrittura musicale che è sempre stata uno dei fattori fondamentali della comunicazione per produrre il suono. Una nuova immagine appare così sul foglio composta di segni, di colore e di note in modo da assumere valore di oggetto e di espressione significante.

unnamed

unnamed-4

unnamed-3

unnamed-2

unnamed-1

Gestione cookie