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Grande adesione per l’assemblea pubblica dei pendolari a Campoleone

Venerdì 14 giugno Cgil Cisl e Uil regionali e territoriali, Federconsumatori e Confconsumatori hanno tenuto un’assemblea pubblica coi pendolari a Campoleone.
L’evento aveva lo scopo di confrontare le posizioni dei sindacati su mobilità e pendolarismo con quelle dei pendolari, per definire una piattaforma da presentare alle istituzioni: le condizioni dei pendolari nel Lazio, con il passare degli anni, vedono dei miglioramenti ma sono ancora lontane dagli standard europei, mentre permangono notevoli problemi.
Durante l’assemblea sono intervenuti: numerosi pendolari aderenti ai comitati Associazione Pendolari Stazione Minturno-Scauri e Comitato Pendolari FR8a Carrozza (Roma-Nettuno), mentre il comitato Comitato Pendolari Roma Ostia ha dato il suo sostegno; gli assessori e delegati dei sindaci di Minturno, Aprilia e Pomezia, il sindaco di Lanuvio (le amministrazioni di Anzio e di Nettuno avevano garantito la loro adesione ma non hanno partecipato); per la Cgil i rappresentanti del Regionale di Roma e del Lazio, della Filt regionale e di quelle territoriali, della Camera del Lavoro Roma sud, Pomezia, Castelli e della Camera del Lavoro Latina – Frosinone; i rappresentanti di Cisl e Uil; il presidente di Federconsumatori Lazio; la presidente del Comitato di quartiere di Campoleone.
Molte le richieste scaturite dal confronto, dal miglioramento delle condizioni delle stazioni alla drastica riduzione dell’affollamento dei treni (alcuni sono invivibili e sottoposti all’attenzione degli enti preposti); dalla rimodulazione concordata di alcuni orari strategici alla cura dell’igiene ed all’accessibilità ai bagni anche a bordo dei treni; dall’avvio dei cantieri per le opere più impegnative – come il rifacimento di stazioni oggi adibite a sosta o il raddoppio di alcune tratte – alla piena integrazione tra ferro e gomma. Tra le richieste che possono risolvere molti problemi in poco tempo ci sono la previsione della fermata aggiuntiva a Campoleone del treno 2380 e l’arretramento della partenza del treno 12204 a Sessa Aurunca o almeno a Minturo.
Le proposte dei comitati sono equilibrate e tecnicamente possibili e sono incomprensibile la difficoltà che trovano nell’essere ascoltati; mettendo insieme l’azione e le proposte dei pendolari, dei sindacati, delle associazioni dei consumatori e delle istituzioni locali sarà possibile vedere un reale miglioramento delle condizioni di vita di chi usa il mezzo pubblico per lavoro, per studio o per motivi di salute e della situazione di chi su quei mezzi lavora per garantire un servizio pubblico essenziale.
Nelle prossime settimane sono previste altre assemblee pubbliche che coinvolgeranno le Camere del Lavoro e i comitati dei pendolari del Lazio.

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