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CON IL GIRO, IL RITORNO AL MITO DI GANNA

9 MAGGIO 2015
SONO RIMASTO IMPIGLIATO NEL MAGICO FASCINO DELLE DUE RUOTE. SE VOGLIAMO, LA BICICLETTA HA UNA STORIA BREVE MA STRAORDINARIAMENTE IMPORTANTE PER L’EVOLUZIONE DELLA CONDIZIONE UMANA. E’ DEL XIX SECOLO LA RIVOLUZIONE A PEDALI DELL’EX “HOBBY HORSE”, CON MOBILITA’ A COSTO ZERO, IMPATTO AMBIENTALE ZERO, ATTIVITA’ FISICA,TURISMO DI CONOSCENZA, EMANCIPAZIONE FEMMINILE, AGONISMO INCLINE ALL’EPICA. SE QUALCUNO NON SI FOSSE INVENTATO POI COMPETIZIONI IMPOSSIBILI E PER CONSEGUENZA IL DOPING, IL CICLISMO SAREBBE ANCORA IN VETTA ALLE PREFERENZE DEGLI SPORTIVI. MA E’ OPPORTUNO AGGIUNGERE CHE SAREBBE TUTTO DIVERSO, SE LA NOSTRA SOCIETA’ CIVILE LO PRIVILEGIASSE RISPETTO ALL’AUTOMOBILE CON VERE PISTE CICLABILI E NORME STRADALI RISPETTOSE DEI CICLISTI. SE SI ANDASSE AL LAVORO IN BICI, NE ACQUISTEREBBERO LE TASCHE E LA SALUTE: ALLA FINE DELLA GIORNATA UNA PARTE DELLA POPOLAZIONE AVREBBE SMALTITO CALORIE SUPERFLUE E ALLEGGERITO L’ARIA DALLO SMOG. ADESSO, PERO’, DOPO L’ESEMPLARE GINO BARTALI, VOGLIO RICORDARE ANCHE ALTRI CHE GLI TENGONO COMPAGNIA NEL “CICLO-PANTHEON”. SI TRATTA DI PERSONAGGI DAVVERO MITICI, COME GANNA, GALETTI, PAVESI, BOTTECCHIA, BRUNERO,GIRADENGO, GUERRA, BINDA, COPPI: ANCHE LORO ISPIRATORI DI POETI E COMPOSITORI, DI CUI AGGIUNGO QUALCHE TESTIMONIANZA… (nelle foto, il trionfo di Luigi Ganna, nel 1909 al primo Giro d’Italia, ritratto con Eugenio Camillo Costamagna, fondatore de La Gazzetta dello Sport e insieme ai rivali Carlo Galetti ed Eberardo Pavesi – 1910)
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