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Gaetti: Ndrangheta a Roma, da beni confiscati a beni comuni. Sequestrati 120 milioni

Un maxi sequestro da 120 milioni da parte dei poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, per un valore complessivo di oltre 120 milioni di euro, nei confronti di esponenti di spicco della criminalita’ organizzata calabrese radicata a Roma e provincia gia’ dagli anni ’80. Tra i beni sequestrati 173 immobili tra Roma, Rignano Flaminio, Morlupo, Campagnano Romano, Grottaferrata e altre province italiane.

Accendere la luce su queste realtà è molto importante, il territorio della provincia di Roma ci si trova di fronte ad un quadro variegato e composito, dove logiche criminali, strutture mafiose tra loro indipendenti e variabili culturali si alternano e si mescolano in una pluralità di relazioni tutte meritevoli di ulteriori approfondimenti.

Rilanciare il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata

Infatti, la re-immissione nel circuito dell’economia legale degli immobili e delle aziende confiscate alla criminalità organizzata costituisce un segnale positivo per la comunità, di vittoria dello Stato e della legalità.

È importante stimolare e valorizzare, attraverso la destinazione dei beni confiscati, la fattiva e quotidiana collaborazione dei cittadini nella gestione cooperativa dei beni stessi.

Gli arresti di oggi – conclude il Sottosegretario –non fanno altro che confermare come la presenza costante e la continua collaborazione delle Forze di Polizia siano la risposta più efficace contro ogni forma di criminalità organizzata.

Lo Stato è presente, grazie a tutte le Forze di Polizia.

Così in una nota, il Sottosegretario di Stato all’Interno Luigi GAETTI

Tra i nomi degli ndranghetisti colpiti dal provvedimento emergerebbero Scriva, Morabito, Mollica, Velonà e Ligato. All’operazione stanno partecipando oltre 250 agenti della polizia. Oltre alla questura di Roma sono coinvolte altre 10 questure. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle 11.30 in questura a Roma alla presenza del questore Carmine Esposito.

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