Quel che serve a Civitavecchia non sono i veleni sparsi da chi galleggia in posizioni di comodo da vent’anni, senza aver dato mai un solo contributo concreto a migliorare la città. Quel che serve è l’impegno quotidiano alla ricerca di soluzioni ai problemi delle persone.
Si può fare di più, in particolare secondo quei valori di centrodestra per i quali siamo stati chiamati dai cittadini a governare Civitavecchia. E proprio per questo sarebbe grave se noi, forze che sosteniamo il sindaco Tedesco, non lo aiutassimo abbastanza nel dare risposte di sviluppo al territorio. Anche sul futuro del polo energetico: chi diceva semplicemente “no” è già stato al governo di questa città, abbiamo visto tutti con quali risultati (muto muto e poi abbiamo scoperto i “Soldi sporchi di sangue”…), per la città e per se stesso. Noi, che siamo diversi perché portatori di cultura del buon governo, dobbiamo accettare e vincere la sfida di tradurre le legittime aspirazioni della comunità in occasioni di miglioramento ambientale e occupazionale.
Ricordiamo d’altronde che anche in occasione del consiglio comunale con il quale tutti abbiamo espresso la contrarietà ai progetti a gas avevamo avvertito, come Forza Italia, che non si può consentire la perdita di un solo posto di lavoro, in un territorio già affossato da anni di crisi.
A pancia piena si può fare filosofia, con la pancia vuota… un po’ meno. I sostenitori delle soluzioni drastiche, del “muro contro muro”, oggi sono all’opposizione. Ben venga quindi se si desidera aprire un tavolo di maggioranza su tutti gli aspetti che hanno a che fare con l’occupazione, salvaguardando tutti gli occupati e (contestualmente) creando ulteriori occasioni di impiego per chi l’occupazione non ce l’ha.
Questo il pensiero di Forza Italia. Ma il tema sul polo energetico è: cosa pensa il presidente della Zingaretti delle parole del suo assessore Lombardi? È in grado, la Regione Lazio, di “dimostrare che il gas non serve”? E il ministro Cingolani è dello stesso avviso? Parlarne tra di noi è senz’altro utile e doveroso, nella ricerca del miglioramento ambientale ed economico-occupazionale: ma dipende soprattutto dalla proposta a 360 gradi di chi, a Roma, ha il ruolo di decidere. Forza Italia si fa forza promotrice, come già fatto in passato, per trovare una soluzione per cui aprire un tavolo con imprese i sindacati ed Enel dove al primo posto c’è l’occupazione, l’impatto ambientale e gli interessi della comunità.