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FLASH MOB LAV AL PANTHEON: AUGURI PER UN 2021 #NONCOMEPRIMA, LA STRADA È RIPENSARE IL NOSTRO RAPPORTO CON ANIMALI E AMBIENTE

Ieri, appuntamento in piazza del Pantheon a Roma per LAV, che alla fine di un anno duramente segnato da una crisi sanitaria senza precedenti, ha fatto gli auguri per un 2021 di salute e pace per tutti, non ripetendo più gli errori del passato al grido di #NONCOMEPRIMA (VIDEO:https://youtu.be/wW_MOUiXeeU).

«A sette mesi dalla presentazione del nostro Manifesto, che già allora abbiamo consapevolmente definito il “vero vaccino” contro un rapporto malato della nostra società con animali e ambiente, constatiamo che il nostro punto di vista ha finito per consolidarsi e affermarsi sempre di più, tanto che ormai non sono “solo” gli animalisti a riconoscere il nesso tra distruzione di habitat, allevamenti intensivi, cattura e commercio di specie selvatiche ed esotiche, ed eventi pandemici sempre più frequenti, come quello in corso – dichiara Gianluca Felicetti, Presidente LAV e ammonisce – quello che manca, ancora, è la piena e diffusa consapevolezza che su queste cause si possa tutti agire e fare la propria parte sin da subito e in modo concreto, per cambiare le cose, uscire dal tunnel per non rientrarci domani, approdare a una normalità, davvero nuova: #noncomeprima, appunto. L’urgenza di superare l’emergenza, oltre che sanitaria anche economica e sociale, non deve rappresentare un alibi per bypassare le cause di questa Pandemia».

Un’assunzione di responsabilità, quella richiamata dalle parole del Presidente LAV, che nel 2020 è stata il filo conduttore del lavoro svolto dall’associazione, con importanti vittorie: la durissima battaglia sugli allevamenti di visoni, che ha portato a maggiori controlli e al fermo, seppur temporaneo, delle attività e che dovrà diventare definitivo dopo il prossimo 28 febbraio; gli appelli pubblici contro fiere e commerci di animali selvatici ed esotici, con lo stop a commercio e detenzione di animali esotici inserito nel Disegno di Legge di delegazione europea; la richiesta di una ricerca davvero innovativa “human based”, con il prossimo divieto di test animali per le sostanze d’abuso; la richiesta di misure di sostegno per chi vive con animali, con il riconoscimento del farmaco equivalente in veterinaria; la promozione di stili alimentari – e politiche pubbliche – basati sulla scelta di cibi vegetali, con la vittoria, a livello europeo, su chi voleva vietare per le alternative vegetali, l’uso di nomi come “burger”, “polpette” e simili. Solo per fare alcuni esempi.

Nel suo Manifesto “Non torniamo come prima”, LAV richiama questi ed altri temi identificando 6 proposte di cambiamento, che invita ciascuno a sottoscrivere (integralmente o in parte):

  1. Iniziamo da noi stessi. Dal cibo che mangiamo. Preferiamo i cibi vegetali! Perché carne, latte e uova fanno tagliare foreste, inquinano, causano sofferenza.
  2. Le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, devono essere rifondate sulla base di criteri di reale sostenibilità e Responsabilità Sociale. E lo Stato sia d’aiuto in questa trasformazione, con una diversa fiscalità.
  3. Fermiamo i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Basta caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce a partire dall’Italia e nel resto del mondo.
  4. Spostiamo i finanziamenti pubblici dagli allevamenti alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equipariamo l’IVA sui prodotti alimentari vegetali e incentiviamo i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica.
  5. Investiamo concretamente nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”. Riconosciamo la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come un primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
  6. Tuteliamo gli animali domestici per aiutare le loro famiglie in difficoltà. Favoriamo l’adozione di cani e gatti e l’accesso ai farmaci veterinari e cancelliamo l’IVA da “beni di lusso” su cibo e prestazioni veterinarie.
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