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Firmato oggi “Patto Lazio sicuro” 800mila euro per contrastare la criminalità

E’ stato firmato oggi dalla giunta Zingaretti, dal presidente della Regione Lazio e dai prefetti delle Province del Lazio, Paola Basilone, prefetto di Roma, Emilia Zarrilli, prefetto di Frosinone, Pierluigi Faloni, prefetto di Latina, Valter Crudo, prefetto di Rieti, Niccolò D’Angelo, prefetto di Viterbo. Per uno stanziamento di 800mila euro.

Gli stanziamenti sono suddivisi per le 5 prefetture della regione. Per la prefettura di Roma sono previsti 300 mila euro, per l’adeguamento delle sale operative, con particolare riferimento all’ammodernamento tecnologico della sala crisi della Prefettura di Roma ed efficientamento del servizio 112 NUE mediante concorso al potenziamento dell’interconnessione tra le sale operative delle Forze di Polizia e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma. Ancora implementazione dei sistemi divideosorveglianza della Questura, perimetrali e mobili installati su autoveicolo furgonato; realizzazione Piano Controllo Coordinato del territorio in parte dell’area metropolitana mediante adeguamento sala operativa Commissariato di Civitavecchia con sistema di collegamento al NUE; adeguamento sala crisi Questura COT; potenziamento mezzi (moto e biciclette) per il pattugliamento del territorio. Infine, interventi a favore del Gruppo Carabinieri Forestale «Lazio» (ex Corpo Forestale dello Stato): potenziamento della dotazione informatica ed elettronica.

TERRORISMO – «Il tavolo per la sicurezza per la prevenzione del terrorismo a Roma non si è mai chiuso e possiamo dare atto negli ultimi tempi di tutti i progressi e i livelli di sicurezza che sono stati implementati nelle aree ritenute più a rischio. Certamente il lavoro continua e cercheremo di migliorare senza però andare ad incidere pesantemente sulla vivibilità della città perché neanche mi sembra che questa città sia estremamente militarizzata» ha commentato il prefetto di Roma Paola Basilone sulle misure di sicurezza della capitale contro il terrorismo internazionale in vista delle festività natalizie. «Noi – ha aggiunto Basilone – miglioreremo sicuramente il target ed estenderemo ad altre aree nella evenienza delle festività natalizie nella consapevolezza che ci vuole un equilibrio tra la sicurezza e la vivibilità».

COLLAZORAZIONE CON LA REGIONE LAZIO – «La sicurezza è un bene comune, e la collaborazione delle istituzioni va integrata: in questa ottica contribuisce la Regione Lazio» ha aggiunto. «Dal 2007 a oggi sono stati investiti oltre 4,6 milioni di euro – ha ricordato – e il Patto di oggi chiude la prima fase, con un addendum di 800 mila euro ripartiti tra Roma e altre province. Ultimo stanziamento – ha proseguito – perché stiamo aspettando le linee guida della legge ma penso che questa collaborazione continuerà in futuro. Sono iniziative di cruciale importanza – ha concluso il prefetto – senza non avremmo avuto il potenziamento delle sale operative e i nuovi mezzi».

ZINGARETTI – «Per la sicurezza, per garantire la sicurezza, le chiacchiere servono a poco: per questo con le prefetture di tutto il Lazio abbiamo studiato questo Patto Lazio Sicuro, e la Regione ha fatto la sua parte, investendo 800 mila euro» ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Fondi, ha sottolineato il governatore, «che le prefetture hanno destinato all’acquisto di mezzi, alla videosorveglianza, alle sale operative, per aumentare gli standard di sicurezza delle città. Oltre a questo – ha ricordato Zingaretti – abbiamo investito 1 milione e 600 mila euro per i Comuni, in un bando sulla videosorveglianza. Grazie alle nuove tecnologie molti luoghi possono essere monitorati h24 garantendo così un maggiore standard di sicurezza. E infine è andato benissimo il bando per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia: 11 beni dati alle associazioni di volontariato per la solidarietà, la cultura, che recuperano luoghi pubblici e che grazie al contributo della Regione possono essere ristrutturati per attività sociale. È un altro contributo – ha concluso – ed è anche per dire che la Regione c’è, è attiva e tenta di fare la propria parte anche in questo campo».

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