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Fake news e pandemia. Domenico Colotta, Presidente Assocomunicatori: “Dal Rapporto UGCONS emerge il rischio infodemia”

Si è svolta presso Palazzo Wedekind a Roma, la presentazione del Rapporto “Fake news e sfiducia, il ruolo delle associazioni consumeristiche per la ripartenza”, promosso dall’Unione Generale Consumatori (UGCONS). Al centro il tema della comunicazione, dell’informazione e delle fake news durante la pandemia da Covid-19.Tra i relatori presenti all’evento Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori, il quale spiega che “è necessario porre l’attenzione sul fenomeno dell’infodemia ovvero l’immensa ricchezza informativa che, infatti, non corrisponde a un accrescimento della conoscenza, tantomeno della verità. Perdiamo il 75% delle notizie e quello che rimane è mescolato a fake news, notizie incomplete e informazioni false. Si potrebbe dire che oggi le notizie non puntano alla verità, ma alla viralità. L’iper comunicazione tuttavia, non aiuta ad agire meglio – ha rilevato Colotta – ma alimenta uno stato di paura che ci rende più manipolabili. In questo caso è fondamentale il ruolo delle agenzie di comunicazione, delle fonti legittimate, di quanti hanno responsabilità editoriali e del Governo stesso. L’informazione ‘pulita’ – ha concluso Colotta – è divenuta una precondizione delle moderne democrazie, in special modo oggi in cui i tempi di decisione sono diventati brevissimi”.Fra i dati pubblicati nel Rapporto emerge che 6 cittadini laziali su 10 dichiarano di conoscere il significato del termine “fake news”, di cui il 52,8% donne. I principali canali di informazione utilizzati per raccogliere notizie durante il lockdown sul Covid-19 sono stati la televisione (84,8%), i siti web istituzionali (52,8%), i giornali online (33,3%), i social media (24,9%).

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