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Il Fair Play e la Champions League, quando “Put the ball and…run!”

Sembra quasi la fotocopia, il replicarsi sistemico di altri disastri, quanto avvenuto ieri a Roma per la partita di Champions League tra Roma e CSKA Mosca. Ventotto feriti con alcuni gravi prima in una stazione della Metro e poi i soliti duelli rusticani e le risse fuori e dentro l’Olimpico. Questo replica la dimensione di un fenomeno sociale negativo, che non è soltanto italiano, ma che purtroppo trova per l’ennesima volta impossibile la repressione se non il contenimento di un fenomeno, a dimostrazione del fatto che molto si dovrebbe fare a monte, proprio perché lo sport dovrebbe essere una opportunità educativa comunque positiva e non sinonimo di pericolosità sociale. Ed è anche per questo, che il 31 di ottobre ci si troverà al Salone d’onore del CONI con molte delle componenti positive dell’architettura sociale per convergere in un progetto strategico comune, che raccolga al suo interno i valori certi e di grande qualità etica che provengono dallo sport. In questo senso arrivano segnali dal mondo della salute e della sanità, dalle imprese e dalla formazione, dai comuni, dalla innovazione e dalla ricerca, dalla cultura e dallo spettacolo, dalle Associazioni Benemerite che, nell’ambito del CONI, rappresentano una riserva di energie positive, di sapienza e di esperienza che potrebbero fare la differenza in qualsiasi progetto. Per questo verrà ricreato il clima che regnava intorno a quegli emblematici XVII Giochi Olimpici del 1960, quelli dello sviluppo e della rinascita, cui ci ispireremo per il divenire.

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale

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