Il concetto , se volete il principio o magari il fatto pratico del dono si sono esaltati con il recente trapianto della faccia, che ha restituito un volto a chi lo aveva perso per una grave patologia degenerativa. Naturalmente, mentre plaudo al progresso della chirurgia e della scienza, inevitabilmente penso a chi purtroppo la faccia la perde, dopo avercela messa, scommettendo su di una presunta giusta causa, a chi di facce ne ha due, come Giano e a chi si compenetra e si soddisfa nel proprio egoismo, contemplando esclusivamente la propria immagine, insomma come Narciso è campione dell’ognun per se. Adesso, provate a mettervi nei panni del cardiochirurgo di Chieti, cui personaggi dalla doppia identità hanno cambiato i connotati a scopo di rapina, che ha letteralmente perso la faccia , sfigurata dalle tumefazioni, per avercela messa con la sua notoria attività a favore della collettività, provate a immaginare quante facce doppie, se non triple si manifesteranno attraverso le attestazioni di solidarietà, le pulsioni giustizialiste, le giravolte giudiziarie… Pensate a quanti trarranno motivo da questa ennesima vicenda criminale per ritrarsi nel guscio del privato, nella contemplazione del proprio io, nella preservazione di un benessere fine a se stesso, espressione dell’ego, ma anche della paura. Ecco, forse è venuto il tempo di rompere gli schemi ed essere più diretti, di non accettare acriticamente quanto si riverbera sulla società per via di comportamenti suscettibili di reiterazioni. Ad esempio, il perdono dell’artista serba Marina Abramovic al sedicente pittore ceco Vaclav Pisvejc , che le ha sfasciato un quadro sulla testa, potrebbe non essere un bel gesto, se ci ricordiamo che il soggetto aveva già violato, danneggiandoli, luoghi deputati della cultura universale, nell’area di Piazza della Signoria a Firenze, in nome di una sua balorda missione purificatrice. Infine, se stare faccia a faccia con i problemi e le questioni, anche le più complicate e sgradevoli, significa affrontarli e risolverli , l’avviso ai naviganti è quello di investire sulla sicurezza e sulla giustizia, ma sul serio e senza mezzi termini.
Ruggero Alcanterini
Direttore responsabile de L’Eco del Litorale