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Ex Buffetti: bomba di amianto, rischio per la salute dei cittadini Appello dell’ONA al Sindaco di Roma

 

 

– “Occorre che i siti contaminati da amianto, specialmente quelli all’interno della città di Roma, siano immediatamente bonificati, mi riferisco alla ex Buffetti Grafica S.p.A., recentemente andata a fuoco; ma anche ad altri siti, a partire dalle scuole. Sollecitiamo ancora una volta il Sindaco Virginia Raggi ad esercitare i suoi poteri di sanità pubblica. Sono centinaia i cittadini che ogni giorno si rivolgono all’associazione per segnalare l’emergenza ambientale all’interno della città di Roma per via del rischio amianto. Non si può attendere oltre” a dichiararlo è l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Quella dell’ex Buffetti è storia antica. Sono ormai vecchie di dieci anni le prime sentenze che riconoscevano i benefici amianto a lavoratori del sito Buffetti presso Roma, zona Magliana.

L’amianto era presente nei diversi reparti: Litografia, Allestimento, Fotoincisione, Magazzino e Uffici (è noto l’utilizzo dell’amianto anche nell’attività di stamperia, per le sue capacità ignifughe, ed altresì utilizzato anche come patina sulla carta, per evitare che prendesse fuoco), oltre che nelle coperture.

In data 22.05.2017, alle ore 20:00, il sito ha preso fuoco e centinaia di cittadini si sono rivolti all’associazione segnalando una situazione di rischio che va oltre il problema amianto.

L’Osservatorio Nazionale Amianto rende pubblici i dati della strage da amianto:

– 6.000 decessi per patologie asbesto correlate in Italia
– 1.900 i nuovi casi di mesotelioma, secondo i dati pubblicati da “I numeri del cancro in Italia 2016 di Aiom /Airtum”. Questi dati sono corrispondenti a quelli censiti da ONA. Il Renam ne ha comunque registrati una media superiore ai 1.500 per ogni anno.
– 1 su 234, gli uomini in Italia che rischiano di sviluppare questa patologia.
– 1 su 785, le donne in Italia che rischiano di sviluppare questa patologia.
– 4% i decessi oncologici per mesotelioma in entrambi i sessi.
– 2.732, i pazienti ad oggi, in Italia, con diagnosi di mesotelioma.
– 2.400 sono le scuole italiane in cui sono presenti amianto e i materiali di asbesto.
– 1 su 5, gli istituti nel Lazio in cui è stata riscontrata la presenza di amianto.
– 901 i casi di mesotelioma segnalati al ReNaM (dal 1993 al 2012), registrati nel Lazio.
– 1.000 gli anni necessari per rimuovere totalmente ogni traccia di amianto in Italia.

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