Diamo ad Evelyn quello che è di Evelyn Beatrice Hall, autrice della biografia di Voltaire, vissuta tra Ottocento e Novecento, quando i movimenti e le pulsioni della politica hanno portato al progresso della società civile attraverso straordinarie conquiste sociali, non senza il prezzo di guerre e milioni di morti . E’ suo il concetto “Noncondivido la tua idea ma lotterò, fino alla morte, affinché tu possa esprimerla” citato dal Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini. E’ un esempio di tolleranza e democrazia che non può essere messo in discussione da chi certi principi li propugna. Bruschini, con la sua breve dichiarazione, dopo il convegno politico di “Liberi e Uguali”, in cui gli è stata negata la parola, la dice lunga sul clima che si sta creando in vista del prossimo appuntamento elettorale. Purtroppo non ci si rende conto che rendere l’aria irrespirabile non agevola un responsabile orientamento del consenso, ma diversamente contribuisce a radicalizzare posizioni preconcette e ad accentuare la disaffezione alle urne, falsando l’esito della consultazione elettorale. Tutto questo è già successo e purtroppo accadrà ancora, con risultati opposti alle aspettative e con le conseguenze di cui stiamo tutti palesemente soffrendo .
Ruggero Alcanterini
In allegato i comunicati stampa pervenuti dai relatini uffici stampa del Se.n. Cervellini e dell’ufficio comunicazione del Comune di Anzio
Anzio – sen. Cervellini (LeU): «Sindaco doveva dimettersi il giorno degli arresti, ma é ancora in tempo»
‘Il sindaco di Anzio dopo i mesi delle minacce, degli insulti, delle querele, quando vietava l’uso della sala del Consiglio e ci invitava con insistenza e in modo arrogante ad andarcene a casa nostra, adesso prova a vestire i panni della vittima, cui hanno impedito di parlare in un convegno nel quale sono intervenuti solo coloro che avevano precedentemente dato la disponibilità. Che succede? Nervosismo? La voce della coscienza? Forse, di fronte alla veritá che si fa strada, iniziano ad incrinarsi sicurezza e arroganza. Ad avere assessore e consigliere arrestati non siamo noi, ma lui. L’offesa alla città di Anzio viene da chi ha scelto quei personaggi, non da chi ha denunciato i torbidi intrecci che si svolgevano dentro la sua giunta e la sua maggioranza. Lui non trovava niente di meglio che querelare, coi soldi dei cittadini, la giornalista di Repubblica Federica Angeli. Faccia una cosa giusta: si scusi, ma non con noi, con i cittadini di Anzio. Lo apprezzeremmo sicuramente. Ed applichi le regole del confronto quando gli viene chiesto, non autoinvitandosi quando gli fa comodo. Le dimissioni doveva darle il giorno degli arresti, ma è sempre in tempo’.
Lo dichiara in una nota il senatore di Sinistra Italiana, lista Liberi e Uguali Massimo Cervellini commentando le dichiarazioni del sindaco dopo il convegno di questo pomeriggio ‘Infiltrazioni mafiose sul litorale romano’.
Riferimenti stampa:
Micaela Clemente, 346 0292128
Anzio, dichiarazione del Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini
“Non condivido la tua idea ma lotterò, fino alla morte, affinché tu possa esprimerla…. Ho fatto di questa citazione un modello di vita e con profonda amarezza, oggi ad Anzio, ho dovuto prendere atto che non c’è più libertà di parola. Un partito che si chiama Liberi e Uguali, alcuni politicanti ed una giornalista, non hanno consentito al Sindaco, che rappresenta i cittadini, di prendere la parola per rispondere alle vergognose insinuazioni che colpiscono, al cuore, la nostra comunità ed i tanti cittadini che, come il sottoscritto, hanno sempre vissuto di duro lavoro quotidiano. Anzio non merita questo, come non merita la commistione che si è creata tra alcuni professionisti dell’antimafia ed alcuni giornalisti, che fanno politica attiva e che arrivano a parlare, per conto del Prefetto di Roma, comunicando presunti imminenti atti della stessa Prefettura, sia a tutte le Forze dell’Ordine che all’Ente destinatario dei provvedimenti stessi. Smentisco io senza sapere, mi rifiuto di credere che sia vero, l’Italia è ancora un Paese serio nel quale le Istituzioni fanno il loro dovere. Invece, se fosse vero, qualcuno ha sbagliato… l’Italia non sarebbe più una democrazia, con i presunti provvedimenti del Prefetto comunicati, al Sindaco ed alle Forze dell’Ordine, da una giornalista, in un convegno politico-elettorale che pratica la censura a chi rappresenta i cittadini. In questo caso, sarei pronto a lasciare lunedì stesso”.