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Eva e Imma hanno detto Sì

( Foto a cura di Azzurra Primavera realizzate in esclusiva per Chi Magazine )

Se lo sono promesso d’innanzi alle famiglie, quelle di sangue e quelle che la vita ti porta in dono. Lo hanno detto di fronte ad una emozionata Senatrice Monica Cirinnà e ai tanti amici con cui per anni, hanno lottato in favore della sublimazione di un Amore che non è diverso da altri e che forse, in tempi come questi, risulta anche più forte e più vero di tanti altri. La scorsa domenica 19 maggio nella campagna romana in cui lo chef Antonello Colonna, esattamente sette anni prima, ha innalzato la sua cattedrale del gusto, “il matrimonio dell’anno” come molti lo hanno definito, si è consumato tra gli applausi e la commozione di tutti.

In barba al momento storico, alla corrente politica, ai pareri discordanti, ai manifesti giganti sulle facciate delle metropoli. In barba ai social network, agli haters, ai matrimoni finti ed alle storie fasulle. In barba alla pioggia, al tempo e ad un maggio che così freddo non lo era da oltre 50 anni. In barba a tutto ci sono loro. Belle come mai prima ad ora, grazie al tocco sapiente del maestro di bellezza Paolo Di Pofi. Con le lacrime a fior di pelle Eva e con la gioia esplosiva negli occhi di Imma, in mezzo a 230 invitati e ad un centinaio di persone pronte a curarsi di loro, illuminate da un raggio di sole che spunta dopo interminabili giorni di pioggia, Eva prende Imma per mano e insieme percorrono quella navata immaginaria che Ceccotti Flowers ha allestito per loro contro ogni avversità. Enzo Miccio ed il suo entourage, fino all’arrivo dei primi ospiti non hanno voluto arrendersi all’evidenza, quell’Amore non poteva che coronarsi sotto il buon auspicio dell’arcobaleno e i suoi abiti sapientemente costruiti addosso alle spose, sono tuniche di bellezza ed eleganza che le cingono alla perfezione. Un momento da ricordare che le telecamere di Real Time hanno ripreso sin dagli albori del percorso, seguendo Miccio e le spose dal primo incontro e che andrà in onda il prossimo giugno 2019.

E la perfezione è un peccato di cui le due si sono indelebilmente macchiate, poiché resterà vivo nella memoria di ogni presente, quanto meraviglioso è stato il giorno più bello della loro vita. Dagli ambienti illuminati con maestria dalla Tecno Service 2000 che in due giorni a causa della pioggia, ha smontato e rimontato più volte gli impianti, passando per la musica di primo novecento con l’elegante swing degli Sticky Bones & Mama Inés, mutata in divertimento grazie alle selezioni dell’amica del cuore e dj Paola Dee. E poi la bontà del maestro Antonello Colonna e del suo staff, il cui cibo ha la genuinità che corrisponde alle spose, in un’equazione dentro cui la variabile del vino di Essentia Italian Food, l’etichetta di Trani che ha benedetto l’unione con ben 800 bottiglie, si inserisce alla perfezione. La storia lunga settant’anni della pasta di mandorle lavorata a mano dalla Famiglia Fieschi, insieme ai Confetti Maxtris, sono gli ineccepibili cadeaux sulle impeccabili tavole fornite da Ele Lights. E infine la torta, decorata dalle statue di pasta di zucchero di Molly Coppini e disegnata e realizzata dall’amico di sempre Marco Andreotti, la cui pasticceria resta il simbolo degli amori incompresi, perché strettamente legata al più noto amico Ferzan Ozpetek, che con i suoi film ha combattuto la discriminazione nelle sale cinematografiche di tutta Italia.

Un momento di gioia, una giornata di festa. Una gioia che Eva e Imma non hanno voluto tenere privata, ma che hanno condiviso con la onlus L’Africa Chiama a cui hanno chiesto di destinare tutte le donazioni al posto dei consueti regali. Raffaella Nannini portavoce dell’associazione, manda a dire con grande commozione a nome del presidente Italo Nannini, che la cifra raccolta sarà utilizzata per la realizzazione di un centro di maternità alla periferia di Lusaka, capitale dello Zambia, dove si spera potranno nascere tanti bambini e dove le giovani madri potranno godere di tutte le cure necessarie. Il progetto del centro di maternità era in embrione da tempo e solo con le donazioni raccolte si potrà dare inizio ai lavori. “Natotele” in Zambia significa grazie e dunque “Natotele a tutti gli invitati che hanno deciso di celebrare l’unione di Eva e Imma con il più bello dei gesti d’Amore”.

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