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EUROPAPEROPOLI – L’editoriale del Direttore Ruggero Alcanterini

Quando ieri è piovuta la notizia dei centosettanta miliardi di Euro all’Italia, le persone erano tanto incredule da trasferirla come news da centosettanta milioni, davvero pochi per fare notizia. Macché, si trattava e si tratta davvero di miliardi, di una proposta talmente generosa ed altruistica da far gridare al miracolo, alla trasformazione del bieco cinismo in esagerata solidarietà, in estasi da amore italico, al punto di metterci al primo posto in uno slancio, un abbraccio fuori protocollo COVID, aggiungendo quaranta miliardi oltre il concesso alla Spagna, su di un ammontare complessivo di settecentocinquanta, parte a fondo perduto e parte in prestito, peraltro da lasciare in eredità alle prossime generazioni. Naturalmente, manca qualche dettaglio per la definitiva approvazione, che dovrà avvenire all’unanimità in giugno con un defatigante tiramolla con i membri EU del nord, che somigliano sempre di più ai nipotini di Paperone BCE e Paperino Italicus, alle prese con le trappole della sfiga e della Banda Bassotti, permanentemente in agguato. Del resto, se ben ricordo, l’Italia dello Sviluppo e della Dolce Vita crebbe su montagne di cambiali, quelle che ormai hanno ceduto il posto ed il passo ai Bond ed allo Spread ad orologeria, puntualmente in calo come in crescita ad horas. E il COVID 19 ? Cosa volete che significhi il rischio di una ricaduta virale, quando il risultato indotto equivale al reintegro di un anno di evasione fiscale e di economia in nero nel Bel Paese. Adesso l’ottimismo schizza dai pori ed oltre le mascherine, anche se l’unico a vedere ed a tuffarsi tra i baiocchi nell’impenetrabile forziere del sistema bancario è sempre il solito Paperon dei Paperoni.

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