La Fondazione Enpaia ha approvato oggi il bilancio consuntivo 2021 con un avanzo economico di 38,3 milioni di euro, oltre il doppio del risultato dello scorso anno (nel 2020 l’avanzo economico era di 17,6 milioni), la miglior performance economica di sempre.
Crescono gli iscritti che passano da 38.698 a 39.003. Il numero degli iscritti under 30 passa da 4.350 a 4.757 (aumento pari a circa il 9,5%). Circa il 48% degli iscritti sono donne con un aumento rispetto al 2020 di circa il 3%. Le regioni con il maggior numero di iscritti sono Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia e Sicilia.
Il risultato netto della gestione finanziaria, si attesta al 4,79%, in aumento rispetto al 2020 (3,67%). Il risultato netto della gestione Immobiliare, si attesta al 5,29% (nel 2020 era al 1,66%) beneficiando delle plusvalenze derivanti dal piano di dismissione immobiliare; il risultato netto della gestione patrimoniale nel suo complesso si attesta al 4,88% (nel 2020 era il 3,30%).
Nonostante le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria, nel 2021 la Fondazione ha proseguito il turn around del patrimonio immobiliare, da una parte dismettendo 115 unità residenziali e dall’altra concludendo un importante investimento per 163 milioni di euro in uno dei migliori trophy asset (la “Torre PwC” – a Milano CityLife) a livello nazionale, acquisendo il 50% delle quote del Fondo Rubens. “Un investimento – sottolinea il Direttore Generale di Enpaia, Roberto Diacetti – in linea con l’obiettivo di passare da un rendimento netto del patrimonio immobiliare inferiore all’1% a un rendimento netto superiore al 3,5%”.
“Con riguardo alla composizione del portafoglio – spiega il Presidente dell’Ente di previdenza, Giorgio Piazza – sono stati ridotti gli investimenti di tipo assicurativo e sono aumentati gli investimenti in strumenti OICR, in fondi alternativi (FIA) e in strumenti azionari. In particolare, l’attenzione di Enpaia è rivolta sempre di più all’economia reale per sostenere la domanda interna e le imprese del settore primario. Ed è in questo quadro che si inserisce l’acquisizione del 5% dell’azienda vitivinicola Masi Agricola SpA, che produce e distribuisce vini di alto pregio, tra cui l’iconico Amarone”.
“La Fondazione Enpaia – spiega ancora Diacetti – si sta ritagliando, insieme alle altre Casse di Previdenza, un ruolo da protagonista a supporto dell’economia italiana come investitore istituzionale che, salvaguardando la necessaria propensione per gli investimenti a basso rischio, partecipa anche a operazioni strategiche per il Paese e di valorizzazione delle PMI. In questa ottica – conclude Diacetti – va letto l’ingresso di Enpaia, con il 5% del capitale, nella base azionaria del Fondo Italiano d’Investimento SGR”.