Enjoy Castelli Romani presenta gli eventi disposti per i prossimi weekend del 13-14 agosto e 20/21 agosto.
*** Evento weekend 13/14 agosto: “Da un lago all’altro…degustando bruschetta!“
Le escursioni previste per questo fine settimana porteranno alla scoperta dei due splendidi laghi del territorio castellano.
Sabato, un bus tour passerà per Monte Porzio Catone – toccando Villa Mondragone, una delle splendide ville tuscolane, di impianto cinquecentesco – fino a giungere alle sponde dei due laghi: il lago Albano di Castel Gandolfo, prima, e nel primo pomeriggio il lago di Nemi, con visita al Museo delle navi Romane e giro nel borgo cittadino.
È noto che l’imperatore Caligola celebrò sul lago di Nemi i suoi culti, edificandovi due grandi navi-tempio galleggianti. Ripescate quasi intatte alla fine degli anni Venti, esse trovarono posto nel Museo delle Navi Romane, ai bordi del lago, fino al rovinoso incendio del 1944. Oggi il Museo ne conserva riproduzioni in scala 1/5, e reperti provenienti dal fondo del lago e dalla vicina area archeologica del Tempio di Diana. Il borgo di Nemi, affacciato sul lago, conserva il proprio fascino medievale, con le torri che si specchiano nelle azzurre acque lacustri, e suggestivi panorami a picco sul lago, caratteristica che, assieme all’alta qualità dell’accoglienza turistica, gli ha meritato negli ultimi anni la prestigiosa “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano.
Domenica, è prevista un’escursione sul sentiero ad anello che congiunge Genzano a Nemi passando per Fontan Tempesta, con vista mozzafiato sul lago attraverso il quale le due cittadine “si guardano” da secoli.
Il lago Albano sarà percorribile, come sempre nei weekend, su prenotazione, sulla barca elettrica del Parco dei Castelli Romani. Il percorso, che inizia sulle rive del lago, in corrispondenza dell’incrocio tra piazzale del Lago e via dei Pescatori, ed attraversa il Lago Albano sino a giungere nella zona sud-est del bacino, permette, nei pressi della riva, di osservare le coste del lago da una prospettiva inusuale: le ripide falde del cratere vulcanico ricoperte da un bosco che arriva a lambire le acque del lago; lo scavo dell’Emissario; i Ninfei Dorico e Bergantino; il villaggio palafitticolo “delle Macine” e vari porticcioli romani.
Domenica, si proporrà anche un percorso di trekking urbano ad Albano Laziale, da piazza Mazzini a S. Maria della Stella alla scoperta dell’aspetto della città nel XVII e XVIII secolo. La scomparsa villa Doria, la cattedrale, il convento delle Clarisse, palazzo Savelli e tanti altri edifici narreranno con le loro storie l’importanza rivestita dalla cittadina sia sotto la famiglia dei Savelli che sotto il controllo diretto della Camera Apostolica.
Si potrà, in entrambe le serate, trovar refrigerio alla calura estiva spostandosi al fresco di Rocca Priora – il più alto dei Castelli Romani, con i suoi 768 metri di altitudine – dove, in occasione della Sagra della Bruschetta, si potranno assaggiare più di 30 tipi di bruschette, oltre che godere di musica e cabaret.
*** Evento weekend 20-21 agosto: “Salire, soprattutto salire: per elevare…il corpo e lo spirito!“
Un weekend tutto sotto il segno dell’ascesa, della salita. E i nostri luoghi hanno da offrirne!
Sabato 20, un’immersione nella spiritualità del territorio, per elevare lo spirito con la visita ad alcuni dei santuari locali più ricchi di storia e arte: l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, la Madonna del Tufo a Rocca di Papa, S. Maria della Rotonda ad Albano Laziale; per concludere con la visita al Museo Diocesano di Velletri.
La badia di Grottaferrata, fondata nel 1004 da San Nilo, qui giunto con un gruppo di monaci da Rossano calabro per sfuggire ai Saraceni, è l’unico superstite monastero cattolico di rito bizantino antico, luogo di incontro tra Oriente e Occidente, in quanto fondato prima dello scisma del 1054. Enorme è la sua eredità culturale: gli studi orientali, la letteratura la musica bizantina, il laboratorio di restauro del libro; la biblioteca conserva ca. duemila manoscritti antichi, soprattutto greci – ma anche italiani, latini, orientali; il museo reperti protostorici, etruschi, romani e greco-romani, e affreschi dal ‘200 al ‘500. Un gioiello anche la basilica abbaziale, romanica (XI sec.), seppur con modifiche strutturali successive. L’iconostasi di progetto berniniano separa la chiesa dall’Altare bizantino, e la Cappella Farnesiana conserva affreschi del Domenichino e una tela del Carracci.
A Rocca di Papa, il Santuario della Madonna del Tufo è così denominato per una leggenda secondo la quale un grosso masso di tufo, staccatosi dalle pendici di Monte Cavo, si sarebbe schiantato sul paese se non fosse miracolosamente intervenuta, a fermarlo, la Santa Vergine, su implorazione di un viandante: per ringraziarla, il miracolato fece costruire una cappella, divenuta in seguito mèta di pellegrinaggi. Si era agli inizi del Cinquecento. Caratteristico il soffitto a cassettoni in legno, e l’immagine della Madonna scolpita nel blocco di tufo.
L’utilizzo ecclesiastico del Santuario di Santa Maria della Rotonda ad Albano Laziale risale al IX secolo, e la sua consacrazione al 1060; sorge su di un antico ninfeo della Villa di Domiziano, interessante precedente architettonico del Pantheon di Roma, riadattato a terme sotto il governo di Settimio Severo, per essere utilizzato dagli ufficiali della Seconda Legione Partica; il pavimento in mosaico mostra infatti motivi di mostri marini. Tra i pregevoli affreschi, come quello della “storia della vera croce”, del XIV secolo, e quello con Sant’Anna, San Giovanni e Sant’Ambrogio, attribuito al Cavallini, spicca l’icona della Madonna con Bambino in stile bizantino, ridipinta nel XV secol. Gli altari sono ricavati da frammenti di trabeazioni marmoree romane del III secolo d.C. provenienti dall’accampamento severiano.
Il Museo Diocesano di Velletri è ospitato, dall’anno 2000, all’interno del chiostro della Cattedrale di San Clemente. Il suo ricco patrimonio di arte sacra proviene in gran parte dal Tesoro del Capitolo della Cattedrale di Velletri, e comprende dipinti, paramenti sacri, oreficerie e oggetti religiosi, tra cui la famosa Croce Veliterna, reliquiario insigne dei sec. XI-XII; la Visitazione di Bicci Lorenzo (1435); la Madonna in trono col Bambino di Antoniazzo Romano (1486); la Madonna col Bambino ed Angeli di Gentile da Fabriano (1426-27); e alcune parti ornamentali della pianeta di Papa Benedetto XI (fine del XII secolo).
La sera, a partire dalle 20.30, si potrà salire da Velletri al Maschio D’Ariano, il punto più alto del Monte Artemisio, con un suggestivo percorso in cui i passi saranno guidati dal chiarore della luna piena e accompagnati da una natura dalla bellezza inaspettata. Storie di antichi castelli e di briganti senza pietà regaleranno una serata indimenticabile.
Domenica 21, si potranno raggiungere i boschi dei colli che circondano la Collina degli Asinelli, sopra Monte Compatri, camminando lentamente in compagnia di un asinello; durante il percorso, grandi e piccini potranno scoprire diversi ambienti naturali e gli animali che li popolano. Il viaggio con l’asino porta all’incontro tra uomo e natura, fa riscoprire l’empatia con l’ambiente circostante e aiuta a ritrovare l’equilibrio con se stessi: si dimenticheranno l’orologio e i ritmi frenetici della vita quotidiana.
Nella stessa giornata, un bel tour condurrà i visitatori a Lanuvio e Velletri, città più antiche di Roma. A Lanuvio si potrà ammirare il tempio di Giunone Sospita (“salvatrice”), risalente all’VIII secolo a.C. – che si trova, ben conservato, sull’acropoli cittadina – e al Museo Civico Lanuvino, che conserva preziosi reperti archeologici preistorici e protostorici, romani e medievali. Il bus tour proseguirà nel pomeriggio alla volta di Velletri, l’antica Velitrae, che prima di venir sottomessa a Roma nel 338 a.C. fu città volsca, quindi subì l’influenza etrusca.
Nelle due serate – anzi a partire dal venerdì – nella fresca località di Colle di Fuori (Rocca Priora)
si potrà degustare agnello alla brace cucinato in tante varietà, dalle cotolette agli arrosticini. Il tutto “condito” anche da musica dal vivo ed intrattenimento popolare.
Si ricorda che tutte le attività guidate richiedono la prenotazione, e che i contatti e le specifiche si trovano sul sito web www.visitcastelliromani.it