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EDITORIALE DEL DIRETTORE Ruggero Alcanterini 26 FEBBRAIO 2021

FOUL PLAY, SFIDA IMPARI SUL VACCINO – Cerchiamo di capirci qualcosa. Ma vi sembra verosimile e accettabile la versione che l’eccessiva prudenza nel gestire acquisizioni e piani di vaccinazione abbia condannato gli europei in fondo al gruppo, anzi tra i “fuori tempo massimo” nella sffida planetaria al COVID ? La situazione che si è determinata per la vitale distribuzione delle quantità di vaccino consegnate alle parti committenti, in lotta contro il tempo, adesso va assumendo aspetti paradossali, assolutamente ingiustificabili con le banali spiegazioni date dai vari attori in commedia. Se non fosse che milioni di persone rischiano di lasciarci la pelle o di rimanere seriamente offese dal CORONA, ci sarebbe da immaginare l’argomento gestito dalla genialità di Pirandello. Purtroppo la realtà è che siamo stati in qualche modo truffati o se preferite scippati, senza tanti complimenti, da chi se ne frega di convenevoli e convenzioni. Proviamo a capire appunto, come mai le forniture destinate all’Europa Comunitaria sono state drasticamente ridotte con palese beneficio di USA, Gran Bretagna e Israele, mentre altri hanno provveduto a con vaccini propri, senza pleonastica burocrazia, come nel caso di Russia, Cina e loro indotto nelle are di d’influenza. Se serviva una prova esemplificativa della vacuità e della inconsistenza di patti, alleanze e contratti internazionali, adesso l’abbiamo drammaticamente davanti. Le chiacchiere stanno a zero, perché il “negazionista” Trump ci ha salutato, Biden pensa a mettere in sicurezza tutti gli americani entro luglio, Johnson svincolato dalla Brexit ha sfidato il conformismo scientifico, vaccinando la qualunque con la prima dose, per riaprire le scuole a marzo e annunciando le vacanze estive in libertà, prescindendo dal richiamo vaccinale. E Netanyahu ? Il leader israeliano ha issato la Stella di David per sconfiggere il cinismo dei mercanti e ci è riuscito alla grande, inventando peraltro il passaporto verde, che rimette in circolazione persone ed economia. Ieri, il nostro Super Mario, entrato in corsa come il cavallo alieno al Palio di Siena, ha tirato le orecchie ai colleghi Premier e ai gestori della Commissione, che affrontano l’emergenza impantanati nella palude dei pesi e contrappesi, nella trappola dei sentimenti insinceri, di quel giuoco sporco che Shakespeare amava chiamare Foul Play, come esatto contrario ed opposto del gioco corretto, del Fair Play.

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