Di Ruggero Alcanterini
PER LO SPORT, MAI TROPPO TARDI, MA … – Ieri sera, in zona Cesarini, il neo Premier, Draghi – prima d’incassare il secondo voto di fiducia parlamentare – ha ammesso la lacuna dell’organigramma di Governo, sullo sport, ma ha voluto precisare che, contingenza pandemica e ristori a parte, questo non significa che il settore non sia importante per il Paese, anzi. In particolare, ne ha ricordato la forte valenza sociale e la funzione educativa, come propedeutica alla salute, senza negarne il ruolo di promotore economico e di sviluppo, sino all’acme dell’impegno internazionale con il coinvolgimento pubblico nella organizzazione dei Giochi a Milano/Cortina nel 2026. Come si dice a Roma, usando la pezza piuttosto che la nordista quadra, l’osannato Super Mario ha messo una toppa col giusto colore, tanto quanto il suo coordinato cravatta/mascherina, ma ha anche evidenziato che di fatto, a fronte di tanta importanza, nel Governo esiste un buco, che tra gli enti e i dipartimenti delegati andrebbe messo ordine per ruolo e competenze, che qualcuno dovrà pur coordinare la materia per progetti e programmazione. E che, infine e non ultimo, se i Giochi Invernali del ’26 avranno funzione, non di meno l’avranno la Ryder Cup di Golf a Roma il prossimo anno e gli Europei di Atletica sempre nella Capitale tra due: come dire a chi negò la candidatura per i Giochi Estivi del 2024, che – come ci ricordava l’Alfieri – alla fine, di riffe o di raffe, quel che fortissimamente si vuole si ottiene.
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