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Ecoitaliasolidale saluta Re Carlo III, il primo regnate ambientalista

“Salutiamo il Re Carlo III, vero ambientalista dagli anni 70, e fra i primi a lanciare l’allarme sui rischi per il pianeta a causa dell’emergenza climatica ed il primo regnante attivamente coinvolto nella lotta al cambiamento climatico globale”
E’ quanto dichiarano in una nota i dirigenti del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale tra i quali alcuni padri fondatori dell’ambientalismo italiano.
“Lo stesso Carlo III si è spinto sino a lanciare l’accusa agli scettici del cambiamento climatico per aver trasformato la Terra in un “paziente in fin di vita”. Ma non si è limitato ad affermazioni decise sulla difesa dell’ambiente in numerosi consessi internazionali, dalle parole è passato ai fatti concreti -ricordano Ennio La Malfa e il presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti – ha infatti avviato processi di coltivazioni biologiche e di rinaturalizzazione nelle sue proprietà, ha convertito al biologico 360 ettari di coltivazioni, utilizzando sin dal 2011 centinaia di pannelli solari per creare energia nelle sue aziende agricole, promuovendo l’economia circolare e il riciclo”.
“Importante è stato anche il messaggio rivolto ai leader politici lo scorso novembre, alla vigilia della Cop26: “Abbiamo un’opportunità potenzialmente rivoluzionaria per portare avanti le partnership tra governo, imprese e finanza privata, che sono assolutamente vitali se vogliamo vincere la battaglia per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Se non riusciamo a sbloccare effettivamente le risorse e l’innovazione del settore privato, con il settore pubblico che definisce il quadro degli incentivi e della regolamentazione, non abbiamo alcuna possibilità di risolvere questa crisi esistenziale che abbiamo causato nel corso degli anni”.
“Oggi salutiamo Re Carlo III, consapevoli -concludono La Malfa e Benvenuti- che possa contribuire ancora di più a quella rivoluzionaria attività a difesa del “bene comune” mondiale, a difesa dell’intero pianeta”.
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