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ECO RIFLESSIONI DEL DIRETTORE – Ruggero Alcanterini – 19 MARZO 2020

Di Ruggero Alcanterini

 

 

“CORONATA” PREMONIZIONE – Francamente, sono rimasto sorpreso, turbato dal sogno di questa notte. Era un bel po’ che non mi capitava. Partecipavo ospite ad una festa di ringraziamento, con tanta gente in promiscuità. Opima la campagna circostante, al commiato, mi veniva donato un enorme tralcio con turgidi grappoli d’uva bianca… Concluso il momento onirico con la realtà della sveglia, ho cominciato a pensare, a domandarmi cosa mi avesse ispirato, il perché di un tal richiamo senza motivazioni, né gastriche, né traumatiche, salvo l’incombere mediatico del COVID 19. Non ci volevo e non ci voglio credere ma, stando agli aruspici, l’uva bianca sembra simboleggiare felicità ed abbondanza, ricchezza. Ma, andando più a fondo, pare si riferisca ad un obiettivo raggiunto dopo importanti sacrifici, i cui benefici potrebbero essere morali, interiori. E fino a qui ci saremmo. Quel che mi lusinga e al contempo mi preoccupa è poi il riferimento simbolico al cerchio che si chiude, alla sua perfezione nella completezza, in riferimento all’universo ed al ciclo della vita. Di questi tempi, anche l’arcano auspicio associato all’eros ed alla fertilità, per via della sacralità della vigna, della vite e dell’uva non basterebbe, senonché l’Antico Testamento premonisce valore legato alla raccolta dei frutti ed alla produzione del vino. Insomma, data l’incipiente tepidezza della primavera, del bucolico invito, potremmo aspettarci cori virali dalle cantorie on road, trasgressioni bacchiche di menadi e satiri nei parchi cittadini ed alla fine, quando sarà, a babbo morto, una produzione d’annata record, di quelle memorabili. Tutto questo, pensate, in virtù di un dream al tempo del Coronavirus.

 

 

 

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