Di Ruggero Alcanterini
SCETTICO BLUES – Con le tragiche notizie d Londra, appena reduce da stagionati momenti di gioia, mi vengono in mente le note di una canzoncina di successo negli anni venti , partorita da Rulli e De Filippis , portata alla ribalta d Gino Franzi , Lidia Johnson, Petrolini, Luciano Virgili, Claudio Villa, Milva, Milly ed ultima, appena quarantuno anni fa, Mina. Le parole sono molto attuali ed il motivetto davvero empatico… Quando tutto tace vo lontan
dalla città
solo nella notte
il mio cuor scrutando va
e nel mister lungi va il pensier
quando nel mondo c’è ancor
chi si illude d’amor
e l’ingenuo non sa
che c’è il fango laggiù
in funzion di virtù.
Cosa m’importa se il mondo
mi rese glacial
se di ogni cosa nel fondo
non trovo che il mal
quando il mio primo amore
mi sconvolse la vita
senza lusinghe pel mondo
ramingo io vo
e me ne rido beffando il destino
così.
Nel mio sogno errante
mi sentivo trasportar
scettico e perverso
m’hanno fatto diventar
un cencio e qui c’era il cuore un dì
passa la gioie e il dolor
sento il soffio del mal
sento il soffio del ben
la nequizia e il candor
e il falso pudor.
Cosa m’importa se il mondo
spezzò l’illusion
guardo e sogghigno giocondo
io scettico son
non mi lascio ingannare
ho la vita compreso
senza lusinghe pel mondo
ramingo io vo
e me ne rido beffando il destino
così
e me ne rido beffando il destino
così.