Di Ruggero Alcanterini
QUANDO GASPAR VAN WITTEL, PITTORE VEDUTISTA, NEL 1674 RAGGIUNSE LA NUMEROSA COLONIA DI ARTISTI OLANDESI A ROMA, L’ATTRAZIONE MAGGIORE ERA PROPRIO QUELLA DELLE OPERE DI UN GIGANTE COME GIANLORENZO BERNINI, AUTORE DELLA DEFINITIVA TRASFORMAZIONE BAROCCA DELLO STADIO DI DOMIZIANO IN PIAZZA NAVONA, SAN PIETRO, IL PANTHEON, PONTE S. ANGELO, PIAZZA DEL POPOLO, IL QUIRINALE, PALAZZO BARBERINI E IL TRITONE… BERNINI ERA ANCORA IN VITA, QUANDO I FIAMMINGHI SI ISPIRAVANO ALLE SUE ONIRICHE OPERE, TRA CUI LA “BARCACCIA” CONDIVISA CON IL PADRE, PIETRO, IN VISTA DI TRINITA’ DEI MONTI. PER QUESTO AGGIUNGO ALTRE IMMAGINI DI OPERE “BERNINIANE” DEL VAN WITTEL, CHE TRASFORMO’ IL PROPRIO COGNOME IN VANVITELLI, ATTRIBUENDOLO AL FIGLIO LUIGI, NATO A NAPOLI E CONTINUATORE DELLE DELLE GRANDI IMPRESE ARTISTICHE DEL SEI/SETTECENTO, FINO ALLA INTERPRETAZIONE DEL CONCETTO DI MAGNIFICENZA CON LA GRANDIOSA REGGIA DI CASERTA…