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Donne vittime di violenza, come contattare i Centri di Roma

Sono stati diffusi i dati attinenti al Sistema della protezione per le donne vittime di violenza, oggetto dell’ultima indagine Istat svolta nel 2022 in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio e con le Regioni.

La rilevazione evidenzia che il 40% delle 21.092 donne che nel 2021 stavano affrontando un percorso di uscita dalla violenza si è rivolto ai parenti per cercare aiuto, prima di prendere contatti con il centro antiviolenza (Cav). Il 30% invece alle forze dell’ordine, e il 19,3 % al pronto soccorso.

Importante è il ruolo delle forze dell’ordine e dei servizi sociali e sanitari nell’orientare le donne verso un Cav. Il 32,7% delle vittime è guidato proprio dagli operatori attivi sul territorio. Il 26,8% si rivolge autonomamente al Centro, mentre il 17,5% con l’aiuto di parenti e amici. Anche tramite il 1522 – numero gratuito anti violenza e stalking – le donne sono spesso indirizzate a un servizio territoriale di supporto: il 73,5%.

Di queste, il 94,4% è stato inviato a un Centro antiviolenza, il 2,4% alle forze dell’ordine e l’1,1% alle Case rifugio. Secondo la rilevazione, nel 2021 risultano attivi in Italia 373 Cav e 431 Case Rifugio.

Sul territorio di Roma Capitale, negli ultimi mesi, sono stati attivati due nuovi centri anti violenza nel V Municipio intitolato ad Angelina Merlin e XIII Municipio, intitolato a Palmina Martinelli, che vanno ad intensificare la rete attiva in diversi municipi.

Qui tutte le informazioni sapere dove sono i CAV romani e come contattarli.

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