La cerimonia di consegna si è svolta al termine del dialogo tra Elie Marey, Sami Modiano e Piero Terracina, organizzato in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah
Il Direttore del Progetto Traduzione Talmud Babilonese, Clelia Piperno, ha donato ieri – lunedì 8 gennaio – una copia del trattato Berakhòt (volume curato da Gianfranco Di Segni) a Elie Marey, sopravvissuto ad Auschwitz – Birkenau, al termine di un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah.
L’incontro, moderato dallo storico Marcello Pezzetti, ha permesso alla folta platea di ascoltare per la prima volta in Italia la testimonianza di Elie Marey che ha dialogato con i sopravvissuti Sami Modiano e Piero Terracina. L’emozionante appuntamento, che si è svolto presso Casina dei Vallati al Portico d’Ottavia (Roma), si è concluso con la cerimonia di donazione del primo trattato del Talmud tradotto in italiano, Berakhòt (ed. La Giuntina), dalle mani di Massimo Inguscio, presidente del CNR, partner del Progetto.
“L’emozione di consegnare a Marey, Modiano e Terracina il primo trattato del Talmud, un testo fondamentale non solo per il mondo ebraico ma anche per l’intera cultura italiana e occidentale, ripaga di tutti gli sforzi messi in campo negli ultimi anni – ha dichiarato il Direttore del Progetto Traduzione Talmud Babilonese, Clelia Piperno – Abbiamo la necessità di conservare la memoria e allo stesso tempo di guardare al futuro, in un’ottica di inclusione tra culture, esperienze, dimensioni di vita differenti. Un valore, quello dell’inclusione, che è alla base del nostro Progetto e che è stato riconosciuto in primis dallo Stato Italiano”.
Il Progetto Traduzione Talmud Babilonese è realizzato grazie ad un protocollo di intesa fra Presidenza del Consiglio dei Ministri, MIUR, CNR e UCEI-CRI e ha come obiettivo la traduzione digitalizzata in lingua italiana del Talmud Babilonese, attraverso l’ausilio del software “Traduco” ideato e sviluppato in collaborazione con ILC-CNR.