Si all’azzeramento dell’Iva su pane e pasta, ma la misura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari, perché non basta intervenire solo su tali beni. Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni odierne della viceministra dell’economia Laura Castelli.
L’elenco dei maxi-rincari che nell’ultimo periodo hanno interessato il comparto dell’alimentazione è lunghissimo, e rende necessario in intervento che abbracci tutti i beni alimentari – spiega l’associazione – Oggi un chilo di pasta, in base ai dati Istat rielaborati dal Codacons, costa in media il 22,6% in più rispetto allo scorso anno, mentre il pane è rincarato dell’11,4%. Coinvolti dagli aumenti dei listini anche frutta, verdura, latticini, olio, acqua, tutti beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno, e per questo si rende indispensabile un intervento volto ad abbattere l’Iva e riportare i prezzi al dettaglio alla normalità – conclude l’associazione.
AUMENTO ANNUO PREZZI ALIMENTARI (giugno 2022)
ALIMENTARI
Olio di Semi 68,7%
Burro 28,1%
Pasta 22,6%
Farina 20,6%
Pollo 15,1%
Riso 13,6%
Uova 13,3%
Patatine Fritte 13,1%
Gelati 12,8%
Frutti di mare 12,5%
Latte conservato 11,9%
Verdura fresca 11,7% di cui:
– pomodori 19,4%
– insalata 8,1%
– radici, bulbi non amidacei, funghi 7,2%
Pane 11,4%
Frutta fresca 10,8% di cui
– pesche 18,4%
– pere 17,2%
-arance 15%
Pesce fresco 10,3%
Zucchero 9,5%
Succhi di frutta 9,2%
Latte fresco parzialmente scremato 8,3%
Acque minerali 8,2%
Olio di oliva 8,2%
Salse e condimenti 7,8%
Yogurt 7,6%
Patate 7,6%
Formaggi 7%
Caffè 6%