Indubbiamente positivi per il Codacons i dati sull’occupazione di marzo, ma sul tema del lavoro pesa l’incognita del caro-bollette e del forte aumento dell’inflazione. Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando i dati forniti oggi dall’Istat.
L’aumento dell’occupazione è un segnale importante, ma prima di cantare vittoria e parlare di improbabile “ottima notizia” è necessario capire quali saranno le conseguenze dell’emergenza in atto sul fronte dei consumi e delle imprese nel corso di tutto il 2022 – spiega il Codacons – Gli effetti del caro-bollette, il record dei prezzi al dettaglio e il conflitto in atto in Ucraina potrebbero ripercuotersi nel corso del 2022 in modo diretto sul mercato del lavoro, portando nei prossimi mesi ad una frenata dell’occupazione e ad una perdita di posti di lavoro.
Non vorremmo, insomma, che la buona performance di marzo comunicata oggi dall’Istat si riveli un “fuoco di paglia”, e per tale motivo il Governo deve continuare ad operare per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e contrastare in modo efficace la crescita record delle bollette e dei prezzi al dettaglio – conclude il Codacons.