“La disfunzione posturale sarà presto definita una patologia a tutti gli effetti, perché è alla base di una serie di disturbi che vanno dal mal di schiena al mal di testa e può essere causata persino da una cattiva occlusione dei denti”. Lo ha annunciato, nel corso del II Congresso internazionale di Posturologia clinica che si tiene da oggi al 3 marzo a Roma, il professor Fabio Di Carlo, odontoiatra, docente all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti e membro del tavolo tecnico istituito dal ministero della Salute per definire le linee guida nazionali su misurazione e classificazione della postura. “Un problema molto spesso sottovalutato – sottolinea Di Carlo – ma che è padre di molte alterazioni dolorose e fastidiose che peggiorano la qualità della vita e portano a complicazioni, generando peraltro una spesa considerevole per il Servizio sanitario nazionale”.
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato 40 relatori provenienti dai centri più all’avanguardia nel mondo, si è definito un piano terapeutico ad hoc sul trattamento del problema, non più considerato un semplice stato di malattia, individuando i percorsi per una corretta diagnosi e gli obiettivi riabilitativi. Per la prima volta poi è stato varato un programma di prevenzione per ridurne l’incidenza nella popolazione, soprattutto giovanile. “Le disfunzioni posturali si possono anche prevenire: per questo abbiamo messo a disposizione dei cittadini la nostra professionalità, esperienza e le nostre apparecchiature”, ha sottolineato nel suo intervento il dottor Piero Galasso, direttore scientifico Diasu Sa.Ni Corporate che giovedì 7 marzo aprirà le porte della sua sede di Roma per un giorno a chi vorrà sottoporsi a test gratuiti della postura (prenotando al numero 06-8537141). “Esaminando il modo di camminare del paziente con la baropodometria elettronica, attraverso sofisticati macchinari come pedane e scanner che utilizzano la tecnologia 3D, siamo in grado di individuare con grande precisione l’origine dei disturbi e programmare un piano terapeutico individuale”.
Altro capitolo interessante riguarda i problemi della masticazione: “Anche se sembra strano, una scorretta postura può derivare da una cattiva occlusione della mandibola, a causa di denti che sono cresciuti male – precisa Di Carlo – dal momento che la testa è legata al collo e alla colonna vertebrale”. Fondamentale quindi sarà “il ruolo dei pediatri nell’intercettare precocemente le alterazioni riferibili alla patologia e informarne i genitori”.
A proposito dei più piccoli, fra le raccomandazioni del ministero della Salute vi sono per esempio quelle sull’uso prolungato di passeggini e seggiolini per auto. “La posizione del bambino nel seggiolino o nella carrozzina non è ideale e se protratta per molte ore – spiega Di Carlo – potrebbe condizionare negativamente il corretto sviluppo dello scheletro e dei muscoli”. La patologia può essere causata anche da cattive abitudini in ufficio: “Tenere una posizione non ergonomica durante il lavoro alla scrivania, con schienali non adatti che fanno assumere atteggiamenti del corpo scorretti può causare delle distonie – osserva ancora l’esperto – significa che, per esempio, i muscoli della parte destra della schiena fanno un esercizio più intenso e frequente rispetto a quelli dell’altro lato del dorso. Tutto questo può causare dolori che rischiano di ripercuotersi anche su altre zone del corpo e determinare, tra l’altro, alterazioni del tratto cervicale e cefalea”.
Secondo uno studio del ministero della Salute realizzato nel 2018, i disturbi più frequenti dovuti a posizioni sbagliate sono: mal di schiena nel 61% dei casi, mal di testa (55%), tensione o dolore alle spalle (49%), dolore al collo (47%). Da non dimenticare poi che il mal di schiena è la ragione principale di ricorso alle visite dal medico di famiglia, senza contare che in Italia l’assenteismo sul lavoro dovuto a problemi posturali costa più di 3 miliardi di euro l’anno. Il tavolo tecnico che ha stilato le raccomandazioni sul trattamento della disfunzione posturale, studiando il problema dal 2017 a oggi, è composto da 22 professionisti e ricercatori. Il documento prodotto è stato approvato dal Consiglio Superiore di Sanità e contiene precisi protocolli terapeutici per gli specialisti: dagli ortopedici ai pediatri, dagli odontoiatri agli oculisti, dai neurologi ai fisiatri.
“Nelson Mandela affermava che un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato – ha ricordato durante il congresso il presidente nazionale di Opes (Organizzazione Per l’Educazione allo Sport), Marco Perissa -. Sulla base di questo aforisma Opes e Diasu SA.Ni possono essere considerati due aspiranti vincitori nei loro settori, rispettivamente la promozione sportiva e il mondo medicale”.
Diasu SA.Ni Corporate con i suoi 30 dipendenti nella sede principale di Roma e la presenza in molti altri Paesi come Cina, Bielorussia e Nord Africa, è leader nella progettazione e produzione di sistemi di indagine biometrica. I suoi macchinari, che consentono in maniera non invasiva la valutazione posturale globale attraverso test di baropodometria, morfometria a immagini e stabilometria, sono utilizzati in università, istituti scientifici, Asl, ospedali, cliniche, studi medici e radiologici, centri fisioterapici e sportivi di tutto il mondo. Il Baropodometro 3D è una esclusiva Diasu Sa.Ni Corporate ed è oggi l’unica pedana che permette valutazioni senza vincoli di lunghezza e larghezza e analisi pressorie 3D del piede in tempo reale. Il sistema include anche l’innovativo “BioMetricSoftware” sviluppato con le più avanzate tecniche di calcolo e con parametri di valutazione mai adottati in precedenza.
La tecnologia Diasu, diffusa anche attraverso network esclusivi come i Laboratori di Analisi del Cammino Pressorio Lac o i centri PlantarCam, è rappresentata da distributori autorizzati, certificata CE e costruita con i più elevati standard di qualità. Il Centro Ricerche Diasu dà vita a un’ampia produzione scientifica e si avvale di un’équipe di biomedica posturale di cui fanno parte 15 centri universitari italiani ed esteri, per le varie specialità mediche. L’azienda, per volontà del suo amministratore unico Giorgio Asquini, è partner dell’Organizzazione per l’educazione allo sport (Opes) e partecipa a numerose iniziative in campo sociale, della salute, dello sport e della solidarietà, con ricerche scientifiche e programmi nelle scuole.