A due mesi scarsi dalle elezioni amministrative, previste per domenica 10 giugno il clima politico comincia a farsi arroventato. Prendendo in prestito una strofa di un celebre pezzo di Lucio Battisti, i surgelati e con essi le questioni meramente personali guadagnano la ribalta delle cronache politiche a sfondo social. Questa mattina è divampata la polemica da tastiera tra il principale candidato del centrodestra Candido De Angelis e la probabile (ma in attesa di certificazione) candidata del Movimento cinquestelle Rita Pollastrini. Oggetto del contendere la professione svolta da sempre dall’ex senatore, una nota azienda di prodotti ittici locali, tirata in ballo a detta dell’ex senatore dall’esponente grillina in tono polemico. Nel suo post De Angelis fa riferimento a un presunto invito da parte della Pollastrini che avrebbe consigliato l’esponente di centrodestra di dedicarsi all’attività dei surgelati e abbandonare la politica. Pochi istanti fa non si è fatta attendere sempre via social la risposta piccata della Pollastrini, che ha accusato in modo veemente De Angelis parlando di analfabetismo funzionale e “paraculismo politico”. La Pollastrini ha asserito di non aver mai pronunciato frasi a dicredito dell’attività lavorativa di De Angelis e ha ribadito con orgoglio il suo diritto di critica politica accusando l’ex sindaco anziate di aver fatto una figura meschina. Due aspetti emergono da questa vicenda: in primis non occorre un fine psicologo per capire che De Angelis ha puntato la Pollastrini come potenziale avversario da temere. L’altra considerazione più amara riguarda lo spessore delle diatribe politiche, che ormai come da prassi consolidata, sfiorano il gossip e non si addentrano nei programmi da portare a conoscenza dei cittadini. La campagna elettorale social condita di post polemici è già partita, la città e le sue emergenze possono anche attendere.