L’ex vice sindaco di Daniele Mancini questa mattina è stato sentito in commissariato per la ormai famosa storia del cimitero civile di Nettuno, questo è il suo post apparso sulla sua pagina fb:
“Oggi per Nettuno è una giornata particolare, il giorno della riflessione, della preghiera, della Madonna della Grazie che accoglie tutta la comunità Nettunese oltre quella religiosa.
Un giorno in cui la città si stringe oltre tutto e tutti intorno alla spiritualità e alla comunione nel ‘viaggio’ di stasera della Nostra Signora delle Grazie.
Un giorno di rispetto e silenzio.
Ma a qualcuno manca la Pace e continua a gettare subdolamente L’ alea del sospetto su Mancini e sulla verità.
Occorre continuare delegittimare e ribaltare la realtà con interpretazioni fantasiose poiché non supportate da fatti e atti. Occorre nascondere le mancanze e gli errori di chi aveva responsabilità precise creando confusione e “truffe semantiche” che lasciano intendere tutto ma non dicono nulla.
Oggi si poteva evitare.
È vero ieri sono stato sentito come persona informata sui fatti in Commissariato sulla ormai famosa situazione del Cimitero Civile di Nettuno. Per null’altro!.
Sicuramente non per la crisi così come ha scritto il cognato dell’ ex Sindaco Angelo Casto.
Ho scelto il silenzio, anche con la mia famiglia, perché persona seria e consapevole oltre che uomo di legge.
Ma evidentemente qualcuno non ha la stessa serenità d’ animo.
Ovviamente potrei procede a difesa della mia integrità morale e della mia onorabilità, d’ altronde solo io avevo il diritto di diffondere questa notizia ma non L’ ho fatto per opportunità e rispetto del lavoro degli inquirenti.
Altri invece, non so come e quando, hanno ottenuto notizie e ritenuto di strumentalizzare in modo improprio, di nuovo , con titoli giornalistici lontani dalla realtà e non veritieri:
Cimitero Civile, uno degli scandali nettunesi che denunciai mesi fa, ritengo uno dei veri motivi per cui Mancini doveva andare via ed è’ andato via.
Il tempo sarà galantuomo.
Ha già iniziato ad esserlo, per NETTUNO.”