“Il mio calendario o il fattore umano svelato” di A.T. Anghelopoulos è un calendario di fenomenali eventi scientifici, tecnologici, sociali che hanno segnato gli ultimi 250 anni di storia umana, l’intero volume appare, prima d’ogni cosa, una potente risposta alla domanda contenuta nella citazione iniziale, tratta dal Decalogo di Kieslowski: “…con chi parlare? …con chi…? ”.
L’autore si serve del libro per dimostrare che l’ontologica condizione di solitudine dell’uomo, sapientemente descritta nel brano, trova il suo riscatto nell’umanità stessa, negli altri, nel prossimo. Prima ancora che nella religione o nella tecnica, molto prima che nella produzione e nel consumo, la vita ha il suo senso più compiuto nella solidarietà, soprattutto nella responsabilità. Potentissimo stimolo alla creatività, la responsabilità è inscindibilmente legata alla conoscenza, alla competenza, al far bene. Il senso di tutto, ci dice in sostanza l’autore, risiede nella donazione di sé agli altri, al meglio delle proprie capacità.
Questo volume, denso di eventi, fatti, aneddoti, citazioni, di frammenti di una letteratura che s’è fatta carico del proprio tempo assorbendo il sudore, la sofferenza, i grandi interrogativi degli esseri umani, funge anche da formidabile detonatore della curiosità, da efficacissimo invito alla lettura.
Rendendo giustizia ai semisconosciuti che hanno determinato il fenomenale progresso degli ultimi due secoli e mezzo, il libro celebra in realtà la creatività umana, fattore quasi “soprannaturale”, componente fondamentale di ogni processo di conoscenza. È la creazione artistica il vero motore di ogni svolta tecnologico-scientifica, la fucina di ogni progresso, anche sociale; la creatività, insomma, come “strumento d’indagine che fruga nella materia, scalpello che dà vita alla conoscenza, al sapere” (Dominique Stella, Introduzione). Il fattore umano secondo Anghelopoulos è esattamente questo, un mirabile, concatenato, “circolare” insieme di creatività, capacità, responsabilità. La stessa circolarità la ritroviamo puntualmente nel libro in cui la Post-fazione, compendio dei motivi e dei temi trattati nel volume, trova la sua ideale continuazione, anzi il suo completamento proprio nell’Introduzione, firmata dalla Storica dell’Arte, Dominique Stella, tra le più importanti e sensibili curatrici d’arte internazionali.
Allora, come non è un caso che l’introduzione ad un Catalogo dell’utile sia firmata da una Storica dell’Arte, forse l’autore non scherza più di tanto quando, sottovoce, afferma che si tratta del “libro definitivo sull’arte (non parlando d’arte)”. Come dire: “Puoi credere nel buio quando la luce mente” (E. Montale). Ed eccoci riportati all’inizio…Leggiamolo ed emozioniamoci insieme.
L’autore, parallelamente all’attività di Chirurgo, espone proprie opere in mostre monografiche e collettive nazionali ed internazionali. Diversi sono i cataloghi di sue opere pubblicati da importanti editori. Editore: De Luca Editori d’Arte – www.delucaeditori.com – libreria@delucaeditori.com