“In questi anni sulla Regione Lazio sono calate diverse zone d’ombra riguardanti la gestione dell’epidemia di Covid. Tra queste, ricordiamo certamente la volontà dell’Assessore D’Amato di non creare un hub specializzato ad hoc presso la struttura del Forlanini, proprio accanto all’Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, preferendo invece elargire milioni di euro a strutture private sparse sul territorio. Ciò, oltre a non consentire una razionalizzazione della gestione dell’emergenza ed una risposta organica alla stessa, ha determinato un forte indebolimento del sistema sanitario pubblico, con gravi ricadute sugli utenti finali”, così in una nota congiunta Tony Bruognolo, candidato della Lega alle elezioni regionali del Lazio, e Fabrizio Santori, Consigliere di Roma Capitale. “Come se non fosse bastato – continuano – l’Assessore alla Salute del Lazio aveva intenzione, con il nuovo anno, di abolire il tampone per rilevare la presenza del Covid-19 dalle prestazioni convenzionate per la medicina generale, ponendo così la spesa a carico del cittadino”.
“Un atto gravissimo – concludono Bruognolo e Santori – che abbiamo prontamente denunciato e sul quale, sostenuti anche da alcuni sindacati di categoria come lo SNAMI, abbiamo dato battaglia affinché tutto ciò non avvenisse, riuscendo ad assicurare ai cittadini del Lazio la gratuità di un importante servizio come questo. Saremo intransigenti riguardo la gestione di un momento delicato come quello della pandemia, per questo richiederemo tutti gli atti necessari a far luce sulla questione, esigendo la massima trasparenza”.