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COSE DA UN ALTRO MONDO – L’editoriale del Direttore

Sentiamo parlare di ripresa con notizie davvero sui generis, diciamo come provenienti da mondi sconosciuti. Del resto, il Virus, che pure è di questo mondo, per noi è un invisibile terribile alieno, capace di sconvolgere quel che sembrava inamovibile e indiscutibile, di farci fare o non fare cose secondo protocolli astrusi o dettati dal nostro buon senso, ma comunque fuori della norma. Da cosa vogliamo partire? Dalla magistratura assediata dalle correnti, dal calcio stravolto dal distanziamento, dallo sbocciare degli steward di Boccia, dai burocrati che vieppiù si esaltano nel “nobile” esercizio della burocrazia, dai mille euro alle badanti e zero carbonella ai poveri vecchi, dal fuori Carola dentro Matteo e la resurrezione degli immigrati nei campi di pomodoro , dagli apericena di popolo contro e a favore del COVID 19 ? Macché, partiamo dalla costatazione che siamo nella fase della decantazione, nel limbo di una attesa e nel dubbio che il Virus giochi di contropiede. Al contrario, se fra due settimane avremo l’azzeramento dei dati da contagio e gli esiti saranno tutti positivi, allora si correrà il rischio di tornare a correre, ma su viadotti traballanti. Utilizziamo al meglio quel che rimane della forzata pausa di riflessione e prima di andare a mietere il grano, aspettiamo almeno che sia maturato.
… Andiamo a mietere il grano
Il grano, il grano
Raccoglieremo l’amore
L’amore, l’amore.
E sentiremo il calore
Dei raggi del sole su di noi
E tra le spighe dorate
Avrai la mia estate
Ed il mio cuor.
Quando la trebbia finita sarà
E scenderà l’imbrunir
Nel casolare potremo tornar
Fino al ritorno del dì.
Andiamo a mietere il grano
Il grano, il grano…

 

 

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