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Cosa significa essere vegan

Accade sempre più di frequente di leggere articoli su riviste o sentirne parlare in televisione, è quasi impossibile che qualcuno di noi non ne abbia sentito parlare negli ultimi anni. La parola “vegan” è sempre più alla ribalta e all’attenzione dei media, con tutte le polemiche che ne derivano da parte di detrattori e sostenitori.

 

Ma cosa vuol dire veramente essere vegan? Si tratta “semplicemente” di un cambio di prospettiva. Significa ridefinire il nostro rapporto con gli animali, con l’ambiente in cui viviamo, con il resto del mondo; significa fermarsi a riflettere, porsi delle domande e non dare per scontato che il nostro modo di vivere, di mangiare, di divertirci, sia giusto così com’è, solamente perché lo è sempre stato.

 

Gli animali non sono qui sulla Terra per noi, per il nostro piacere, ma per vivere la loro vita, proprio come noi. Se possiamo vivere lasciandoli in pace, perchè non farlo? Si può, e oltretutto guadagnandoci in salute! Quindi non parliamo di generico “amore per gli animali”, ma di qualcosa di più importante: il rispetto per altri esseri viventi.

 

Ma non si tratta solo di una dieta, bensì di un vero e proprio stile di vita improntato alla non-violenza, alla compassione per tutti gli sfortunati nostri compagni di Pianeta. Dal punto di vista alimentare, significa dunque non nutrirsi di cibo che deriva dallo sfruttamento degli animali, quindi le loro carni, le uova, il latte. Ancora qualcuno pensa, forse perché ce lo fanno pensare le spensierate pubblicità che passano alla televisione, che esistano mucche e galline felici, che vivano in condizioni decenti, o che le mucche, a differenza di tutti gli altri mammiferi, producano latte di continuo, e non per i loro piccoli, come accade nelle donne e, appunto, in tutti gli altri mammiferi, ma che siano vere e proprie macchine da latte a getto continuo.

 

Questo avviene, certo, ma con pratiche devastanti, come l’assunzione continua di ormoni, oltre ai mangimi spesso geneticamente modificati, gli antibiotici e quanto altro viene ritenuto utile a produrre sempre di più e a basso prezzo. E questo vale ovviamente anche per altri animali di allevamento come maiali, conigli, tacchini. Così come i polli di allevamento, anche quelli allevati a terra (non necessariamente in condizioni molto migliori), non se la passano meglio.

 

Molti pensano che diventare vegan sia una follia, dimenticando che i nostri antenati (a meno che non sia abbiano discendenze nobili!) hanno vissuto gran parte della loro esistenza mangiando vegetale al 100%, escludendo le feste comandate, e l’umanità non si è estinta per questo.

 

Come dimostrano tantissimi vegan in tutto il mondo, in ottima salute, spesso anche sportivi professionisti, infatti, non è vero che non mangiando la carne o i derivati animali non si abbiano a disposizione tutti i nutrienti necessari, come proteine e vitamine. Dobbiamo solo re-imparare a mangiare bene, a mangiare tutto, e con tutto intendiamo cibi che ormai vengono usati sempre più raramente come i legumi, la frutta secca, tutte le verdure a nostra disposizione e non sempre le solite e magari cucinate senza troppa fantasia.

 

E veniamo ai benefici per la salute. Per molti è la prima spinta a diventare vegan, sempre più spesso consigliati anche dai propri medici. Strutture di eccellenza come l’Istituto dei tumori di Milano da anni organizza corsi di cucina per le donne malate di cancro al seno e invita caldamente a togliere latticini e carni dalla loro alimentazione. Questo significa anche ridurre la quantità di grassi nocivi alla nostra salute, principale causa di occlusione delle arterie che porta a infarti e ictus, e di tutte quelle malattie cardio-vascolari che sono ormai tra le prime cause di morte nel mondo occidentale.

 

Un mito completamente da sfatare poi è quello che mangiare vegan sia cosa da ricchi. Proviamo per un attimo a pensare ai costi di quanto abbiamo nel nostro carrello della spesa in termini di latticini, carni, pesci e pensiamo invece a quanto ci costerebbe acquistare solo legumi, verdura, frutta. A quanto costa un chilo di fagioli secchi (una delle migliori fonti di proteine vegetali) e a quanto costa un pezzo di formaggio o della carne. Se si vuole fare spesa in un negozio bio, si spende certamente di più, ma questo vale sia per chi è vegan e per chi non lo è. Basta andare al mercato o rivolgersi a rivenditori locali e frutta e verdura saranno ancora più buoni a chilometro zero! Mentre per quanto riguarda prodotti considerati tipicamente vegan, come il latte vegetale (di soia, di riso, di avena, ad esempio) , i burger o i wurstel vegetali, il tofu (formaggio fatto con il latte di soia) o il seitan (prodotto altamente proteico derivato dal glutine, che può sostituire la carne nelle ricette che la prevedono), ormai sono in vendita nella maggior parte dei supermercati a prezzi tutto sommato identici, ad esempio, al latte vaccino o altri prodotti similari. Sempre che se ne voglia fare uso, di tofu e seitan, perchè la natura offre talmente tanta scelta di prodotti freschi, che se ne può fare senz’altro a meno o farne un uso saltuario.

 

Altri prodotti in vendita nei supermercati non sono definiti “vegan” ma di fatto lo sono e c’è sempre più scelta tra cioccolata, biscotti, creme spalmabili, gelati. Quindi nessuna rinuncia anche ai cibi “golosi”!

 

Mangiare vegan significa anche un minor impatto sulle risorse del nostro pianeta, che non sono infinite, lo sappiamo bene. Significa un minor consumo di energia, di acqua, di pesticidi, di inquinanti, di farmaci. Significa minor necessità di terra, rispetto a quella destinata ora agli allevamenti, e quindi minore deforestazione. Il nostro Pianeta non ce la fa più a sostenere i nostri dissennati ritmi consumistici e la nostra “impronta” sull’ecosistema. Tutti siamo chiamati a mettere in atto nuove strategie, iniziando proprio dalle scelte che facciamo nella nostra vita quotidiana e iniziare dalle scelte che facciamo a tavola è uno dei passi più importanti che possiamo fare. E’ così che possiamo fare la differenza invece di continuare a far parte del problema.

 

Vale la pena iniziare a pensarci e a fare anche piccoli passi in questa direzione, il nostro pianeta, gli animali, la nostra salute ci ringrazieranno.

 

Ariella Martino

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