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Conto termico o Ecobonus? Così ho sostituito la caldaia e ottenuto un vero risparmio

Prima di comprare la nuova caldaia bisogna capire quale misura usare per risparmiare, se il Conto termico oppure l’Ecobonus.

Mai come in questo periodo la scelta del modello della nuova caldaia da comprare si sta rivelando così complicata. Conviene ancora la caldaia a condensazione o meglio optare subito per la pompa di calore? E quali agevolazioni sono disponibili nel 2025?

Tecnico caldaia e salvadanaio
Conto termico o Ecobonus? Così ho sostituito la caldaia e ottenuto un vero risparmio (Lecodellitorale.it)

Quando è arrivato il momento di comprare una caldaia nuova per sostituire un vecchio modello dai consumi eccessivi e con qualche problema di malfunzionamento la confusione mi ha travolto. La scelta più logica sembrava essere in un primo momento quella della caldaia a condensazione dal costo più contenuto e con consumi medi minori.

Poi ho pensato che secondo le Direttive Case Green dal 2025 non saranno più erogati incentivi per l’acquisto di queste tipologie di caldaie e dal 2040 sarà vietata sia la produzione che la vendita di tutte le caldaie alimentate a combustibile fossile. Insomma, la casa perderà valore non avendo un impianto ad alta efficienza energetica e per evitare che ciò accada bisognerà procedere con l’acquisto di una caldaia a pompa di calore o altra tecnologia che nel frattempo verrà scoperta.

Incentivi sì o incentivi no, cosa prevedono Conto termico ed Ecobonus

Considerando che la vita media di una caldaia è di 15/20 anni comprando oggi una caldaia a condensazione si potrebbe rimandare il problema di una scelta più green e costosa a ridosso del completo divieto delle caldaie a gas. Non avendo intenzione di vendere casa a breve questo rimandare potrebbe non essere un problema. Bisognerebbe accettare, però, di non richiedere incentivi.

Classi energetiche
Incentivi sì o incentivi no, cosa prevedono Conto termico ed Ecobonus (Lecodellitorale.it)

L’Ecobonus nel 2025 non concederà la detrazione (del 50% per prime case e del 36% per le altri abitazioni) per impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili ma solo per impianti ibridi o con pompa di calore. E il nuovo Conto Termico 3.0? Permette di avere un contributo a fondo perduto con percentuale variabile dal 40 al 65% fino al 100% (novità 2025 per edifici ad uso pubblico) a copertura dei lavori di efficientamento energetico.

Tra gli interventi ammessi al beneficio la sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti a pompa di calore fino a 2.000 kW o con generatori a biomassa fino a 2.000 kW oppure con sistemi ibridi (caldaia a condensazione più pompa di calore). Niente incentivi anche in questo caso per le caldaie a condensazione. La scelta finale è personale, approfittare degli incentivi e comprare direttamente una caldaia con pompa di calore o ibrida spendendo inizialmente più soldi oppure acquistare una caldaia a condensazione rimandando di circa 20 anni la scelta più green?

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