“Non vorrei essere nei panni del dottor Mostarda oggi che sta facendo da pungiball. Nel 2015, quando il dottor Mostarda era direttore sanitario dell’ospedale di Anzio. Nel 2015 i temi erano gli stessi e facevamo un presidio fisso sotto un gazebo davanti all’ospedale. Dall’epoca speravamo che qualcosa fosse cambiato e invece da allora continua ad assistere, inermi, ad uno smembramento continuo e totale dell’Ospedale. Il Riuniti sembra come una margherita: stiamo togliendo un petalo alla volta. Se continuiamo così l’ospedale gioco forza chiuderà perché in mancanza di servizi i cittadini saranno costretti a rivolgersi ad altre strutture e questo non è ammissibile. Stiamo assistendo ad uno spogliando degli altari per vestirne altri, stiamo togliendo servizi ad Anzio e Velletri per far bello l’ospedale dei Castelli che è una delle opere più sceme che questa nazione potesse immaginare, lontano da dovunque e su una strada pessima, tra le più pericolose d’Italia. Questi territori hanno una loro dignità e se qualcuno lo dimentica glielo continueremo a ricordare. Se l’ospedale di Anzio è un Dea di 1° livello che sia trattato veramente come un Dea di 1° livello. Delle promesse ci siamo stancati, siamo pronti a riprendere il presidio fisso all’ospedale come la Lega ha già fatto nel 2015.”
Massimiliano Rognoni presidente del consiglio comunale di Nettuno