Caro Sindaco,
ho riflettuto a lungo prima di scrivere questa mia, ma la situazione ed il metodo sin qui attuato ed adottato è divenuto per me oramai insopportabile, e per questo quale portavoce del M5S, sento il dovere nei confronti della città di prendere una posizione ufficiale personale e politica, su quello che ho visto e sentito, che per me non è più condivisibile ed accettabile.
Come si può pensare che sia corretto metodo dell’agire amministrativo e che si possa condividere come portavoce del M5S, e come cittadino che l’istituzione del consiglio comunale, massima espressione della democrazia, venga dileggiata ed al tempo stesso usata per fini non nobili, aldilà delle infantili spiegazioni, e che consiglieri comunali e ti dirò per quale motivo, sminuiscono ciò che io ho ritenuto gravissimo, chiedendo indirettamente di porre le scuse, mai arrivate.
Sai bene che durante la sospensione del consiglio comunale, quando eravamo riuniti nella Tua stanza per discutere della mozione presentata dall’opposizione per fare chiarezza sulla nomina ad assessore di Stefano Cataldo, mi sono trovato di fronte ad una vera e propria corrente consiliare (ribadita e confermata, purtroppo), che in spregio a principi di etica pubblica, di trasparenza, di opportunità non solo di natura politica, faceva finta di non comprendere la gravità dei fatti e delle parole e difendeva solo la posizione di chi deve per forza difendere l’indifendibile.
Di fatto subito dopo è accaduto ciò che con preoccupazione aveva anticipato una mia collega consigliera e da me annuito, ma che Tu pur avendo affermato, per ben due volte di aver sentito le parole proferite dal neo assessore Cataldo, non hai agito come primo cittadino garante e come uomo di legge, al fine di ristabilire un clima di tranquillità all’interno dell’assise consiliare né di chiedere scusa ai cittadini.
Il problema appunto consiste nel metodo, quello previsto dallo statuto del gruppo consigliare di maggioranza e sottoscritto ed approvato da tutti all’inizio di questa avventura, che avendo connaturato in me gli stessi principi li ho condivisi.
Questo metodo, questo vincolo comune, è stato più volte derogato e violato sotto i Tuoi occhi e con il Tuo silenzio.
Purtroppo però non è più una questione di carattere interno al Tuo gruppo di maggioranza, bensì come ho descritto sopra , investe direttamente ormai da qualche settimana l’azione amministrativa, poiché molti consiglieri hanno agito ed agiscono, sia singolarmente che in gruppetti, non nella propria sfera privatistica e/o personale, ma usando impropriamente il ruolo di pubblici amministratori eletti nel M5S, con gravi ripercussioni sull’immagine del gruppo consigliare , di cui anche io faccio parte, basta leggere i giornali degli ultimi 20 gg. nonché i commenti della cittadinanza.
Questo, purtroppo, è accaduto consentimi per la Tua omissione rispetto al ruolo di garante che dovevi rivestire.
Mi riferisco ad una lunga serie di eventi e di atti che hanno visti protagonisti alcuni consiglieri M5S e sui quali stanno intervenendo quotidianamente organi di polizia giudiziaria e/o di controllo amministrativo: di quello che leggo non ne ho conoscenza alcuna, ma il solo fatto che la mia persona possa essere accomunata a ciò, mi inorridisce e non posso tollerare oltre.
Mi vedo costretto, quindi, a prendere le pubbliche distanze dai 10 consiglieri autori del documento, con il quale si chiedeva la “ testa “ di tre assessori , che ha aperto improvvisamente la crisi politica della maggioranza M5S a Nettuno, mi riferisco proprio a loro, Sindaco , che per primi hanno derogato alle procedure previste dalla nostra base statuaria e così facendo si sono allontanati da una corretta condotta consona all’etica pubblica ed ai valori morali del M5S, nonché lontani dalla mia persona.
Vorrei ricordarti 18 mesi di continui screzi, di continue offese, di turpiloqui, fino a prendermi minacce di querele da parte di alcuni consiglieri solo per avergli detto quanto la loro attività politica avesse prodotto e quanto erano lontani dai principi del Movimento, ti ricordo l’ultima vicenda di chat interna (mai uscita, proprio perché, per quanto mi riguarda conta solo mettere in pratica i nostri 10 punti programmatici) quando decisi di uscire dalla stessa in quanto mi fu dato del servo, nonché paragonato in citazione del “Principe” di Macchiavelli o “Utopia” di Giordano Bruno.
Caro Angelo, non avrei mai creduto né immaginato di dover scrivere questa lettera aperta, ma purtroppo non posso più esimermi dal farlo, non permetterò ad altri di danneggiare il mio nome a Nettuno, con comportamenti irresponsabili, superficiali e risultato di una inadeguatezza al proprio ruolo pubblico.
Ritengo, che il fatto di avermi informato solo successivamente dell’esistenza del documento segreto, poiché redatto dai 10 consiglieri in spregio al metodo M5S (vorrei che ricordassi cosa ti consigliammo) e soprattutto il Tuo farlo proprio durante il consiglio comunale, sia stato un grave atto lesivo dei principi che finora abbiamo condiviso.
Quanto ti sto scrivendo, NON è un atto di sfiducia, considerala come una sofferenza, un disagio. Ti invito a non dare responsabilità diverse da ciò che è stato letteralmente affermato in difesa della mia immagine ed integrità personale.
Questi limiti di comportamenti personali non hanno danneggiato alcuno fin quando erano ammortizzati appunto da un metodo di condivisione che costituiva una garanzia di correttezza, trasparenza e legalità.
In mancanza di questi valori, invero, mi sento svincolato dall’agire “anomalo” degli altri consiglieri, (sono fortemente preoccupato del declino verticale dell’immagine del M5S Nettuno e delle conseguenze che avrà
sulla città ), come da notizie stampa, atti , fatti istituzionali e dichiarazioni pubbliche, tra l’altro mai smentite, che quotidianamente minano la mia persona, il mio modo di essere, la mia vita lavorativa.
Resto fedele, comunque, come ho sempre fatto ai miei sani principi ed ancora al progetto, alle idee ed all’attuazione del programma M5S, unico mio obbiettivo che ancora mi vincola a rimanere nelle funzioni di consigliere comunale, per cui ho ricevuto il mandato elettorale dai cittadini di Nettuno e che voglio portare a termine.
Io credo nella trasparenza e nelle democrazia partecipata ma da qualche tempo mi ritrovo a confrontarmi con riunioni segrete e documenti privi di valore e significato.
Sai bene che quel documento segreto non mi è stato esibito, perché l’avrei strappato in quanto offendeva un lavoro ben fatto che si poneva contro gli interessi della vecchia politica.
Caro Angelo, sono costretto mio malgrado a rendere pubblica questa lettera perché il “ metodo” di operare ha stravolto la realtà fattuale dove non è più comprensibile chi è nel corretto agire e chi invece farebbe bene a fare ammenda.
Caro Angelo, Ti sembra normale che uno dei 10 consiglieri faccia ricorso contro una decisione del proprio sindaco, che era espressione della maggioranza del gruppo ma che ad oggi ancora non ha prodotto il documento di sfiducia che Tu hai pubblicamente reclamato in assise?
Parteciperò alle riunioni interne di gruppo, e non accettando il nuovo “metodo” introdotto, che Tu appoggi, non condividerò nulla che sia contrario al programma politico-amministrativo ed alla volontà dei cittadini che rappresento: per esempio il bosco urbano, in pieno centro, non mi risulta sia stata la volontà dei cittadini espressa nell’esperimento di democrazia partecipativa attuato con enorme successo mesi fa.
Inoltre, renderò pubblico ai cittadini quanto sarà oggetto di scelte politiche alle suddette riunioni che non siano conformi al metodo M5S, al programma politico-amministrativo ed alla volontà dei cittadini tutti.
Ritengo che ogni pubblico amministratore deve assumersi le responsabilità delle proprie scelte di fronte alla città in ossequio al principio di trasparenza e a quello del ruolo di portavoce dei cittadini stessi .
Ebbene , caro Sindaco Tu sei il responsabile e unico detentore del logo M5S e del rispetto dei suoi valori, ma soprattutto responsabile della fiducia che hanno riposto in Te i cittadini di Nettuno, Ti invito sin da subito a fare chiarezza sul corretto agire di tutti i consiglieri appartenenti proprio al M5S Nettuno, perché come ben sai le regole sono regole e a nessuno è dato di derogare alle stesse, men che mai di consentirne la deroga con personalismi che sono inaccettabili nella democrazia e nello spirito di gruppo: “ ogni volta che deroghi ad un regola praticamente la cancelli” ( G. Casaleggio).
Caro Sindaco, sono Marco Montani, nettunese per nascita e per origine, il lavoro che svolgo mi porta a confrontarmi quotidianamente con i cittadini, vivo i loro sentimenti, conosco quanto hanno apprezzato per mesi e mesi, fino a quelle che lei ha definito le “Idi di Marzo” attraverso parole di apprezzamento e di fiducia in Te e nella tua ormai ex giunta e allora utilizzando la stessa metafora credo fortemente che i veri “Giulio Cesare” (in quanto traditi), siano proprio loro i cittadini di Nettuno, non sarò mai il loro “Brutus” in quanto amo la mia città e glielo sto dimostrando attraverso questo ulteriore atto di coraggio che faccio con questa mia lettera, voglio il bene della mia città e la difenderò davanti a chiunque voglia aggredirla per indicibili fini.