9 APRILE 2021 –
AL CONI, TEMPO DI ELEZIONI – SPORT E SCUOLA, ZAULI E MAZZAROCCHI – Mancano pochi giorni alle assemblee convocate per definire la formazione del Consiglio Nazionale del CONI che, il 13 di maggio a Milano eleggerà i vertici dell’Ente. Io ritengo che sia questa l’occasione unica irripetibile per dare allo sport in Italia ruolo funzionale alla crescita, più simile a quello che occorre per dare qualità alla vita e per aumentare il prodotto interno lordo, piuttosto che il numero delle medaglie ai prossimi Giochi Olimpici. Anche le Associazioni Benemerite potrebbero avere una funzione strategica, ma molto dipende dalla loro consapevolezza del ruolo possibile, dei valori che rappresentano, degli obiettivi condividibili, se riuscissero a raggiungere un livello di coesione adeguato. Posso fare l’esempio della necessità di presenza nel mondo della scuola e in particolare delle Primarie, dove le classi sono cinquantottomila e i bambini un milione e mezzo, dove si dovrebbe poter operare con una mobilitazione permanente, collaborando con l’apparato didattico, utilizzando le risorse dei bandi PON . Comunque, soltanto con una seria riforma, che riguardasse la qualità dell’insegnamento e il ruolo dei laureati in scienze motorie, si potrebbe trovare una vera quadratura del cerchio. A conferma di ciò, basta leggere quello che scriveva il prof. Serafino Mazzarocchi, nel 1952, sul N.1 di Educazione Fisica. in piena rotta di collisione con il nostro amato Zauli: una diaspora dal sapore culturale, ma anche sindacale, che non si è mai sanata e che spiega il crollo dello sport nella scuola, una volta spariti i suoi storici mentori al Foro Italico. Per quanto riguarda le Secondarie, stessa prospettiva ma con discenti meno plasmabili. Quattro anni fa, a parlare di fair play, nello storico Liceo Virgilio di Via Giulia, in Roma, eravamo io e Daniele Masala, oltre ad un manipolo di personaggi impegnati sui temi dell’etica e lo sport, tra cui il marciatore delle Fiamme Gialle Marco De Luca e l’azzurra dell’atletica Rita Bottiglieri. Era stata una bella occasione d’incontro, un test, ma poco più di una goccia nel mare magnum delle occasioni eluse e delle generazioni tradite. Ecco, perché molti rimangono scettici rispetto agli annunci ed alla sottoscrizione di protocolli con il Ministri dell’Istruzione di turno. Continuo a pensare che la partita dello sport nel Bel Paese si gioca proprio avendo cura degli adolescenti, senza trascurare gli “over”, perché, diversamente, sul podio della salute non si salirà mai.