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Roma ha festeggiato il suo 2771esimo Natale con il Gruppo Storico Lavinium

Roma ha festeggiato il suo 2771esimo Natale con iniziative che si sono protratte fino a domenica. Letture, concerti, mostre e rievocazioni storiche in un calendario pieno di appuntamenti con visite guidate e laboratori nei musei e sul territorio. Giornata speciale quella di domenica 22 aprile con Via Petroselli eccezionalmente chiusa al traffico per lasciare spazio a cittadini e turisti, che hanno così potuto passeggiare liberamente tra gli spettacoli di musica, di teatro e le rievocazioni storiche del Gruppo Storico Romano. Oltre 1500 figuranti in costume sono arrivati da ogni parte del mondo per dare vita alla tradizionale rievocazione storica che ha attraversato il cuore della città dai Fori imperiali fino al circo massimo.

Presente al suo 15esimo Natale di Roma,  il Gruppo Storico Lavinium con piu’ di 40 figuranti provenienti dal litorale romano. Il noto Gruppo originario di Pomezia ha rappresentato le origini e i miti del territorio pontino ispirando, in maniera originale e divertente,  tutte le scene descritte da Virgilio nell’Eneide. Dopo gli organizzatori, e’ il Gruppo piu’ numeroso al Natale di Roma, vanta un’importante presenza di donne e bambine.

Oltre alla parata, l’omaggio alla statua di Augusto su via dei Fori Imperiali con la deposizione di una corona d’alloro e un carosello di scenografiche esibizioni in un Circo Massimo trasformato in accampamento romano, tra stand di artigianato storico e attività di rievocazioni come la costruzione del Vallo di Adriano.

«Abbiamo voluto portare la festa del Natale di Roma fuori dal Palazzo, a disposizione di tutti i cittadini romani e dei turisti – ha detto la sindaca Virginia Raggi -. Il Natale di Roma è una festa per tutti, abbiamo voluto festeggiarla per tre giorni per recuperare quello spirito di romanità che deve farci sentire uniti».

Roma festeggia la sua fondazione

Il Natale di Roma, anticamente detto Dies Romana e conosciuto anche con il nome di Romaia, è una festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C.

L’indicazione di questo particolare giorno, si legge sul sito del Comune di Roma,

“si deve ai calcoli astrologici del matematico e filosofo del I secolo a.C. Lucio Taruzio Firmano amico sia di Varrone che di Cicerone. Da questa data è derivata la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della Città”, che scandiva la cronologia romana prima dell’adozione del calendario gregoriano, a partire dal quale gli anni vengono tradizionalmente numerati a partire dalla nascita di Cristo (Anno Domini)”

Nell’età moderna il 21 aprile è stato caricato di tanti e diversi significati.

“Da festa locale, tipicamente romana (come lo era fino al 1870, con sfilate e spettacoli pirotecnici) – si spiega – il Natale di Roma divenne prima celebrazione nazionale della Roma Capitale (dal 1871 venne issata la bandiera italiana sulla torre del Campidoglio, nel 1875 sulla stessa torre fu ‘acceso’, a luce di magnesio, il disegno della Stella D’Italia, nel 1913 al sindaco Ernesto Nathan fu consegnata una targa commemorativa da parte di tutti i Comuni d’Italia), poi assurse a simbolo mitico di un’ideologia totalizzante, per tornare, poi, al suo nocciolo fondamentale di festa civica che mette in risalto la vocazione universale della città”.

“Ma scorrendo la storia è comunque possibile trovare nelle celebrazioni del Natale di Roma, dal 1870 ad oggi, un comune denominatore al di là del carattere popolare, nazionale o ideologico che gli fu dato di volta in volta”: l’ambito artistico e culturale, l’inaugurazione di monumenti e l’apertura di opere pubbliche.

Ed è proprio negli ultimi anni che

“il 21 aprile si è andato sempre più caratterizzando come data per l’inaugurazione di importanti opere pubbliche cittadine: la riapertura dei Musei Capitolini dopo il restauro e l’inaugurazione del passaggio sotterraneo sotto la piazza del Campidoglio nel 2000, l’inaugurazione dell’Auditorium Parco della Musica nel 2002, l’apertura del cantiere della Nuova Fiera di Roma nel 2004, l’inaugurazione del Museo dell’Ara Pacis e il concerto all’Auditorium con Papa Benedetto XVI e il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2006, la collocazione della Lupa Capitolina nella Teca di Aymonino accanto alla statua del Marco Aurelio nei Musei Capitolini e l’inaugurazione del Macro Future al Mattatoio nel 2007, l’apertura del Nuovo Cinema Aquila al Pigneto nel 2008, l’inaugurazione del ‘Camminamento dei Fori Imperiali’, attraverso l’abbattimento della recinzione di cantiere che segnava il confine tra Sovraintendenza comunale e statale tra i Fori imperiali ed il Foro romano in prossimità della Basilica Emilia nel 2009”.

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